Il ministero della sicurezza del governo argentino ha annunciato ieri di aver abrogato per la polizia e le forze di sicurezza l’uso delle armi che colpiscono le persone con scosse elettriche, note anche come Taser.
La misura è entrata in vigore a decorrere dalla decisione 1231/19 ed ha lasciato senza effetto i protocolli che davano più libertà agli uomini in divisa di sparare. Ora queste armi saranno usate solo in casi di estrema gravità come il riscatto di ostaggi o altro.
Il governo del presidente Alfredo Fernández sostiene che l’uso di queste armi elettroniche, che era stato approvato durante l’amministrazione di Mauricio Macri, aveva esteso l’uso indiscriminato da parte dei funzionari delle forze di polizia.
In questo senso, la titolare del Ministero della Sicurezza Nazionale, Sabina Frederic, ha concesso un periodo di 30 giorni lavorativi affinché gli organi di polizia sviluppassero un nuovo protocollo d’azione per garantire la sicurezza.
Il funzionario argentino ha anche riferito di aver annullato il Servizio Civile Volontario in Valori, creato lo scorso luglio 2018.
Si trattava di un servizio che aveva suscitato numerose polemiche in quanto il governo Macri aveva tagliato i fondi per i servizi sociali ai ragazzi disagiati offrendo loro in alternativa di arruolarsi agli ordini della Gendarmeria.
Una sorta di militarizzazione ed indottrinamento “volontari” dei ragazzi figli delle famiglie meno abbienti.
https://www.telesurtv.net/