l presidente del #Messico, Andrés Manuel López Obrador (#AMLO), ha recentemente ribadito che il servizio di sanità pubblica fornito nel Paese latinoamericano attraverso l’Istituto di sanità per il benessere (Insabi) sarà gratuito.
Obrador ha sottolineato che sia la salute che l’educazione sono diritti inalienabili: “Vogliamo creare un istituto di sanità pubblica di prima qualità e gratuito perché la salute e l’istruzione non sono privilegi, sono diritti. Se sono malato, come sarebbe che non mi curano perché non posso pagare? Non mi assistono e morirò? Ciò è totalmente ingiusto, questi sono diritti umani fondamentali”.
Il presidente ha insistito sul fatto che l’assistenza attraverso l’Insabi negli ospedali e nei centri sanitari di primo e secondo livello dovrebbe essere gratuita, nonostante la resistenza di coloro che li gestiscono.
L’Insabi ha iniziato ad operare il 1° gennaio in sostituzione dell’ex Assicurazione Popolare che vincolava l’assistenza sanitaria dei cittadini messicani al pagamento di rate ed iscrizioni all’ente assicurativo. Si prevede che con la nuova istituzione “le persone senza assicurazione sociale” ricevano “assistenza medica gratuita e farmaci senza restrizioni”.
Tuttavia, sono stati segnalati casi di istituti sanitari che continuano a addebitare commissioni per fornire assistenza sanitaria ai messicani. Il Ministero della sanità ha informato che per il momento il regime gratuito riguarderà solo il primo e il secondo livello di assistenza (rispettivamente i centri di assistenza primaria e gli ospedali generali) mantenendo il pagamento delle cuote per i centri sanitari specializzati.
AMLO ha preso posizione contro la riscossione delle “tasse di recupero” nelle cliniche e negli ambulatori. “Dobbiamo risolvere le cosiddette tasse di recupero perché, in effetti, ciò impedisce al servizio di essere gratuito. Questo succede molto negli ospedali specializzati, ma raggiungeremo un accordo”, ha affermato.
Il presidente ha affermato che ci sono state resistenze nell’applicazione del libero accesso alla salute, soprattutto coloro che hanno abusato delle risorse raccolte, “ci sono resistenze, perché anche coloro che hanno gestito le tasse a volte hanno abusato di queste risorse, cioè il sistema sanitario pubblico era marcio. Quindi, mentre si stiamo attuando questi cambiamenti, ci sono resistenze”, ha detto.
https://www.telesurtv.net/