Ho sempre seguito attivamente la politica, perchè tutto passa dalla politica.
Il mio presente, il mio futuro e tutto ciò che ci riguarda, viene deciso dalla politica.
Piaccia o no, la politica decide per tutti noi.
Ecco perchè è una cosa seria e non può trasformarsi in farsa.
Sono profondamente indignato.
La citofonata di Salvini durante il suo tour elettorale a Bologna, non può lasciare indifferenti.
Certamente è una trovata suggerita dalla sua “bestia”, ma non si può digerire tutto.
Salvini si è permesso di suonare ad un citofono, perchè una signora gli ha detto che lì abitava uno spacciatore.
Solo casualmente(?!) si trattava di famiglia tunisina e la signora riferiva che padre e figli erano noti come spacciatori.
Salvini che fa? Con tanto di telecamere accese e giornalisti al seguito, suona.
Risponde il giovane della famiglia di 17 anni, al quale Salvini chiede se è vero che spaccia.
Chiedendo il permesso si salire in casa per dare l’opportunità al giovane di giustificarsi….
Il giovane riattacca e Salvini risuona, sogghignando della reazione del giovane tunisino.
Mi chiedo: ma se anche fosse vero, chi potrebbe ammettere che è uno spacciatore?
Una chiara trovata pubblicitaria del Salvini per farsi riprendere e fotografare…
Del problema dello spaccio della droga in quel quartiere, al capitano non interessa un bel nulla.
Scommetto che se ne è già dimenticato.
Rimane il fango e l’oltraggio nei confronti di questa famiglia tunisina il cui nome diventa di pubblico dominio.
Salvini ha superato ogni decenza e legittima così l’idea che si possa far giustizia da sè.
Ho sempre pensato che ci fossero degli organi preposti ad indagare e perseguire chi spaccia droga.
Invece, Salvini ci ha dimostrato quale è la strada maestra.
Affidandosi ad una delazione, si suona al citofono e si accusa esplicitamente quel tizio di spacciare droga.
Quel citofono avrebbe potuto essere il mio. Quello di qualsiasi italiano.
Non sono simpatico a tutti e basta poco per essere accusati di essere un ladro o uno spacciatore insieme a mio figlio.
Arriva Salvini, che per un ritorno elettorale, getta ombre e sospetti sulla onorabilità della mia famiglia.
Che fare?
I danni morali sarebbero incalcolabili. Tutti nel quartiere inizierebbero a guardarti con diffidenza.
Indegno e ingiustificabile il silenzio dei giornalisti presenti.
In compenso, il ritorno mediatico è stato immediato e non sono pochi coloro che difendono l’azione di Salvini.
Gli spacciatori vanno smascherati così… bene ha fatto Salvini a dare seguito a ciò che tutti sanno nel quartiere….
Insomma, Salvini rappresenta per molti suoi sostenitori, colui che affronta il male senza paura…
Così dovremmo essere tutti…. certi delinquenti vanno affrontati di petto….
Ribadisco con forza, che le delazioni creano solo vittime innocenti.
Qualunque sospetto deve tradursi in fatti accertati, altrimenti si creano gravi ingiustizie.
Le forze di polizia e la magistratura hanno questo compito ed è grave pensare di sostituirsi a loro.
Viene meno lo stato di diritto. La citofonata di Salvini mi preoccupa per questo.
Quella famiglia tunisina è già colpevole, prima ancora che ve ne siano le prove.
A me vengono i brividi. Ogni italiano dovrebbe immedesimarsi.
Salvini è senatore di questa Repubblica ed è stato Ministro degli interni.
Continua a farsi paladino della legalità, ma l’unica legalità che riconosce è il suo libero arbitrio.
E’ il massimo sostenitore del ruolo delle forze dell’ordine, ma quando gli fa comodo si sostituisce a loro.
Non parliamo del ruolo della Magistratura, perchè vale solo quando lo si asseconda o meglio lo si assolve.
Chi mi conosce, sa che la figura di Salvini ha sempre destato in me grande preoccupazione.
Gli riconosco di aver messo in piedi “la bestia”, uno staff di collaboratori molto capaci nell’arte della comunicazione.
Dopodichè, gli rimprovero di usare questa macchina da guerra in modo improprio.
Senza scrupoli. Con grande cinismo. Insensibile e fredda nei confronti delle varie vittime che va seminando.
L’obiettivo principale è quello di concentrare l’attenzione dei media su Salvini. Sempre e comunque.
Il capitano deve sempre far notizia e non importa come.
Credo che anche la decenza abbia dei limiti. La bestia invece non ha confini morali.
Sono molti gli episodi incresciosi, primo fra tutti le accuse rivolte al sindaco di Bibbiano di essere un ladro di bambini.
Inchiesta in corso, molto ancora da accertare, ma Salvini ha già espresso la sua sentenza.
La citofonata di Salvini è un nuovo campanello d’allarme. Peccato mortale sottovalutarne l’effetto.
Spero trovi l’eco necessario, perchè emblematica di un certo pensiero.
Solo chi desidera l’uomo forte può esserne lusingato e purtroppo aumentano coloro che lo vorrebbero.
Per antipatia, per incoscienza, per pregiudizio, qualunque cittadino avrebbe potuto suonare quel citofono di Bologna.
Altro è che lo faccia un senatore di questa Repubblica.
Altro è che lo faccia il candidato presidente del Consiglio di un futuro possibile governo.
Salvini non è uno qualsiasi e da lui pretendo almeno quella correttezza istituzionale che dovrebbe essere d’esempio.
Finalmente il 26 gennaio 2019 si voterà in Emilia Romagna ed in Calabria.
Finalmente scopriremo quanto consenso sta raccogliendo Salvini, anche con questi tristi metodi.
Prenderemo atto del grado di consapevolezza degli italiani chiamati alle urna.
Qualunque sarà l’esito, dovremo prenderne atto…..
Il popolo rimane sovrano.
DANILO TOSARELLI. MILANO