di Mariangela Tessa
NEW YORK (WSI) – Adusbef contraddice il premier Matteo Renzi sulle banche. Ieri il premier, rispondendo alla Camera, rispondendo al capogruppo della Lega, Massimiliano Fedriga, riguardo al caso delle banche salvate con decreto del governo e con la procedura del bail-in aveva detto: “I correntisti sono stati tutti salvati, gli amministratori commissariati e sanzionati e gli investitori sono stati messi di fronte ad una alternativa: se troppo poveri sono stati comunque ristorati, se truffati hanno la possibilità di dimostrarlo”.
Dichiarazioni che non trovano d’accordo il presidente dell’Adusbef, Elio Lanutti, che scrive in una nota:
“Mentre e’ notte fonda sugli arbitrati, bocciati dal Consiglio di Stato, che dovevano offrire una alternativa a 10.500 obbligazionisti subordinati espropriati dal decreto salva banche del 22 novembre 2015, negando ai risparmiatori (che possono accedere solo al rimborso forfettario dell’80%, possibile con precisi paletti come il reddito fino a 35 mila euro o patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila), la strada migliore da percorrere, il Fondo di solidarieta’ gestito dal Fondo Interbancario, vanta di aver gia’ liquidato rimborsi per 4,7 milioni di euro, la stragrande maggioranza (circa il 95%) per richieste sotto i 50 mila euro e la meta’ di queste sotto i diecimila, su circa 2mila istante pervenute”.
La nota continua:
“Come Adusbef aveva pronosticato, gli indennizzi per gli obbligazionisti cui sono stati azzerati bond subordinati con il salvataggio delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti, con i paletti rigidi di reddito e patrimonio, riusciranno a soddisfare appena 4.000 famiglie, circa il 3% dei 130.000 espropriati da Bankitalia e dallo Stato, azionisti forzati di titoli illiquidi, pena la mancata concessione di prestiti, fidi, mutui.
Il premier Matteo Renzi (ieri ndr) che stamane in aula alla Camera, replicando sul sistema bancario, ha detto: “… i correntisti sono stati salvati tutti e gli amministratori sanzionati”, spieghi perche’ il decreto sugli arbitrati, dopo mesi di colposo ritardo (forse per punire i risparmiatori che fanno troppi sit-in in Toscana), sia stato bocciato dal Consiglio di Stato, e si informi meglio sugli amministratori, specie i manager bancari di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, che invece di essere sanzionati, sono stati premiati con bonus e prebende, per aver distrutto circa 20 mld di euro ed azzerato il sudore di 210.000 azionisti delle 2 banche”.
13 ottobre 2016