(ZACH GIBSON/AFP/Getty Images)
di Daniele Chicca
Il processo alla Corte di Giustizia francese, che prende il via oggi e si chiude il 20 dicembre, ha attirato l’attenzione dei media di tutto il mondo. Il capo del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde rischia un anno di prigione e una multa di 15 mila euro se dovesse venire trovata colpevole di negligenza, per aver permesso l’appropriazione indebita di 400 milioni di euro di fondi pubblici all’imprenditore Bernard Tapie quando Lagarde era il ministro delle Finanze del governo Sarkozy.
Lagarde nega di aver fatto un regalo a Tapie e quindi di aver commesso un reato. Si è già difesa più volte con gli organi di stampa, ora dovrà convincere i giudici della sua innocenza. “La negligenza è un’offesa non intenzionale. Penso che possa capitare a tutti di essere un po’ negligenti a volte nella nostra vita. Ho fatto il mio lavoro nel miglior modo, nei limiti del possibile e di quello che sapevo”, ha detto in un intervento su France 2.
Secondo gli inquirenti, con “colpevole leggerezza”, Lagarde avrebbe scelto una procedura privata d’arbitraggio nell’affaire Tapie/Crédit Lyonnais e poi nel luglio del 2008 ha rinunciato (un po’ troppo velocemente secondo i procuratori) a fare ricorso contro la sentenza arbitrale che attribuiva all’ex patron del club di calcio dell’Olympique di Marsiglia più di 400 milioni (con interessi) di fondi pubblici.
12 dicembre 2016