Tra il 2 e il 3 marzo 2021, a Pisa, nel quartiere popolare CEP, all’insaputa della popolazione è stata installata un’antenna 5G della compagnia francese Iliad, di proprietà del miliardario Xavier Niel. L’antenna è stata collocata a soli 15 metri di distanza dalle abitazioni, quando la distanza prevista per legge è di almeno 70 metri. Inoltre l’antenna è stata costruita su un terreno concesso dal Comune per la realizzazione degli orti pubblici.
Presa coscienza della nocività della situazione, il “Comitato di Quartiere CEP” (esistente già da un anno) ha deciso di intervenire con un presidio sotto l’antenna il 6 marzo, con una grande partecipazione di cittadini del quartiere, ha incontrato le autorità competenti, tra cui il sindaco Michele Conti. Quest’ultimo ha dichiarato quanto segue: “Il progetto è stato realizzato dall’architetto Guerrazzi – dirigente che noi (amministrazione leghista, ndr) abbiamo trovato, dirigente storico del Comune – in base ad un nucleo di valutazione del quale lui fa parte, su autorizzazione sua. E’ una questione tecnica sulla quale la politica non ha avuto nessun tipo di gestione. Ma io mi prendo l’impegno, visto che qui l’antenna fa schifo, perché è vicina alle abitazioni, di capire com’è il percorso; ho già avviato un’indagine interna; ho già parlato con la sovraintenza perché le pratiche stanno ferme per mesi o per anni per i cittadini, e quando gli pare si va con il silenzio assenso. Faremo tutto il percorso del caso e io mi impegno affinché questa roba venga rimossa”. Peccato che sui tempi sia stato piuttosto vago: “Ci vorrà una settimana, un mese o un anno, ma io mi impegno affinché sia rimossa”.
Vista la rapida risposta della popolazione, le istituzioni si sono trovate obbligate a bloccare i lavori dell’antenna che, al momento, risulta non attiva.
Dopo un nuovo incontro con i cittadini, il 20 marzo, è risultata confermata la non attivazione del “Suppostone di 20 metri”, ma non sono stati indicati i tempi della rimozione. Strano a dirsi un’antenna può essere costruita in due giorni ma non si sa quanto ci vuole per rimuoverla!
Proprio per questo il “Comitato di Quartiere CEP” ha dichiarato che continuerà la sua battaglia, incontrando costantemente le istituzioni competenti finché non verrà ottenuto l’obiettivo finale, ovvero la completa rimozione dell’antenna 5G Iliad e la riqualificazione dello spazio adibito agli orti pubblici,
Il CEP nasce negli anni ’60 come quartiere popolare e proprio per questo promuove l’utilizzo degli spazi sociali e collettivi al di fuori dalle logiche di un utilizzo privatistico.
Va aggiunta poi una considerazione più generale: queste compagnie telefoniche private come Iliad, nei fatti, hanno nelle loro mani un’enorme quantità di dati di privati cittadini, dai gusti alimentari alle condizioni di salute, a cosa guardano e ascoltano sui cellulari e con i computer. Siamo in presenza della più vasta rete di spionaggio, per fini sia politici che commerciali, messa in essere da massocapitalisti che hanno come ultimo obiettivo il condizionamento delle masse proletarie e delle classi subalterne, infischiandosene di quanto questo possa peggiorare le loro condizioni di salute. Tutto ciò può finire solo rendendo pubblica la rete delle telecomunicazioni non solo su tutto il nostro territorio, ma anche in tutta Europa.
Sezioni Comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione P.C.I.
Lo staff di www.iskrae.eu