Laura De Rosa
In questi giorni l’Aifa, com’è noto, ha chiesto il ritiro di alcuni farmaci a base di ranitidina per la presenza di impurità nella lavorazione del principio attivo, e ora l’EMA, agenzia europea per i medicinali, chiede di testare tutti i farmaci a rischio, così da individuare eventuali sostanze cancerogene.
I test, come specifica l’EMA sul proprio sito, servono a verificare la presenza di nitrosammine, che se presenti in livelli eccessivi possono aumentare il rischio di tumore a lungo termine. Una richiesta in via precauzionale che riguarda tutti i medicinali, anche quelli generici e da banco, contenenti principi attivi sintetizzati chimicamente.
Nel caso in cui vengano rilevate nitrosammine, i titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei medicinali, sono invitati a informare immediatamente le autorità. L’EMA offre inoltre alcuni consigli alle aziende sui passi da intraprendere:
· Valutare la possibilità che le nitrosammine siano presenti in ogni medicinale in questione entro 6 mesi;
· Dare priorità alle valutazioni, a partire dai medicinali che hanno maggiori probabilità di essere a rischio di contenere nitrosammine;
· Tenere conto dei risultati della revisione dei sartani da parte del CHMP;
· Informare le autorità dell’esito delle valutazioni del rischio;
· Testare prodotti a rischio di contenimento di nitrosammine;
· Segnalare immediatamente il rilevamento di nitrosammine alle autorità;
· Richiedere le modifiche necessarie alle autorizzazioni all’immissione in commercio per affrontare il rischio di nitrosamina;
· Completare tutti i passaggi entro 3 anni, dando la priorità ai prodotti ad alto rischio;
Altre informazioni utili sono consultabili direttamente sul sito dell’EMA.
26 Settembre 2019