Lettera a
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Presidente del Consiglio Matteo Renzi
AlmavivA procedure di licenziamento 1.670 lavoratori a Palermo, 918 a Roma e 400 a Napoli. 21 marzo 2016 la società AlmavivA apre ufficialmente le procedure di licenziamento di 1.670 lavoratori a Palermo, 918 a Roma e 400 a Napoli. Questa mattina è stata formalizzata la procedura di licenziamento collettivo. Intere famiglie italiane spogliate della dignità e gettate nella disperazione.
Sono una delle 2988 persone coinvolte in questo dramma e mi faccio portavoce in un appello disperato.
Mi rivolgo al Presidente Sergio Mattarella e al presidente Matteo Renzi, pregandoli alla cortese attenzione di questo dramma che coinvolge tutto il nostro Paese.
Riporto i principi fondamentali della nostra Costituzione Italiana e sollecito il governo ad una presa di coscienza , non si può uccidere la Costituzione Italiana, il dramma di questa azienda è la più grande sconfitta della nostra Repubblica.
Sono una delle 2988 persone coinvolte in questo dramma e mi faccio portavoce in un appello disperato.
Mi rivolgo al Presidente Sergio Mattarella e al presidente Matteo Renzi, pregandoli alla cortese attenzione di questo dramma che coinvolge tutto il nostro Paese.
Riporto i principi fondamentali della nostra Costituzione Italiana e sollecito il governo ad una presa di coscienza , non si può uccidere la Costituzione Italiana, il dramma di questa azienda è la più grande sconfitta della nostra Repubblica.
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come
singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede
l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come
singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede
l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.