Mafia capitale ha scoperchiato quel malaffare che, in tempi non sospetti, solo in pochi ci ostinavamo a denunciare. Sta venendo alla luce quel sistema criminale che pilotava gare, appalti, consulenze, incarichi, secondo le indicazioni di quegli stessi personaggi che tenevano in pugno l’economia cittadina e i vertici dell’Amministrazione, finanziando le costose campagne elettorali di esponenti politici dei due schieramenti artificialmente contrapposti, e tenendo a busta paga dirigenti disponibili ad orientare Commissioni di aggiudicazione.
Ci domandiamo: E’ vero o no che gli incarichi vengono conferiti con ordinanza sindacale? E’ vero o no che la famosa Relazione del MEF, quella stessa utilizzata quale scusa per falcidiare il salario accessorio dei dipendenti capitolini, metteva in evidenza le irregolarità nell’affidamento dei servizi rivolti alle emergenze sociali della città? Chi ha omesso di vigilare su tutti quegli atti? Chi ha nominato assessore una persona che oggi è in carcere?
E’ quello stesso Ignazio Marino che mai si è accorto della montagna di letame su cui poggiava il suo scranno di Sindaco, e che recentemente è tornato ad insultare i lavoratori di Roma Capitale. E fa un certo effetto sentire gli ululati di giubilo dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per aver ricevuto il dubbio onore della partecipazione del Sindaco alla loro fiaccolata convocata, guarda un po’, “per estirpare le mafie e la corruzione”. Come fa un certo effetto vederli inerti (ancora ieri sera) di fronte a una proposta contrattuale fotocopia della preintesa bocciata dal “loro” referendum!
Spiacenti, ma la nostra etica è differente: per ciò che Marino ha detto contro i dipendenti, supportato dal suo assessore “alla legalità” (addirittura!), quali lavoratori dell’ente ed eletti RSU, abbiamo già dato mandato ai nostri legali di querelarlo per diffamazione nei confronti di tutto il personale capitolino, con l’impegno di destinare il risarcimento economico ad una “cassa di resistenza”, in favore dei lavoratori penalizzati dalle recenti scelte operate dall’Amministrazione.
L’attuale giunta vive nella illegittimità politica e giuridica, visti i numerosi provvedimenti bocciati dalla magistratura, così come, da ultimo, il manifesto comportamento antisindacale del Comandante della Polizia Locale. Anche le proposte, presentate ieri dall’amministrazione, dimostrano ancor di più l’arroganza e la inadeguatezza di assessori e dirigenti capitolini e delegittimano qualunque trattativa decente. Questo obbliga i dipendenti capitolini a rivolgere verso il Prefetto – quale rappresentante del governo nazionale – le proprie attenzioni tanto per esigere il necessario ripristino della legalità, che per affrontare le vicende contrattuali iniziando dalla cancellazione dell’infame Atto Unilaterale e dall’avvio di una trattativa “vera” per un nuovo Contratto che salvaguardi i servizi, i rapporti di lavoro e le retribuzioni dei dipendenti e riduca, al contrario, le copiose retribuzioni della dirigenza.
I lavoratori e i cittadini romani rivendicheranno con forza e con orgoglio il riconoscimento dei propri diritti
PARTECIPANDO IN MASSA ALL’INIZIATIVA PUBBLICA ORGANIZZATA DALLA “CAROVANA DELLE PERIFERIE” (alla quale aderisce USB) E DA ALTRE ISTANZE POLITICHE E SOCIALI
Lunedì 15 Giugno 2015, ore 17
Assemblea in piazza del Campidoglio
Come sono apparsi il Sindaco Marino e un noto rappresentanate sindacale durante la recente fiaccolta a Roma
Roma – sabato, 13 giugno 2015
USB P.I. Roma Capitale