di Alberto Battaglia
Pacata nel tono, inclemente nel giudizio: per l’antropologa Amalia Signorelli, ospite d’abitudine presso la trasmissione L’aria d’Estate de La7, “la famiglia Renzi socio-antropologicamente è un caso abbastanza rappresentativo ed emblematico della piccola borghesia clientelare e scalatrice italiana. O meglio: è rappresentativa della parte peggiore di quella piccola borghesia”.
Sullo sfondo di queste dure affermazioni c’è il ritorno di Tiziano Renzi, padre del presidente del Consiglio Matteo, alla carica di segretario del Partito democratico di Rignano sull’Arno. Renzi senior si era auto sospeso in seguito all’avviso di garanzia recapitatogli dalla magistratura nel settembre 2014; alcuni giorni fa è giunta la notizia dell’archiviazione delle indagini e l’assemblea locale del Pd ha votato all’unanimità il suo ritorno alla carica da lui precedentemente ricoperta.
“Ci hanno fatto assistere a una scena grottesca”, ha detto l’antropologa, “prima esistevano delle piccole virtù chiamate ‘discrezione’, ‘pudore’, ‘saper farsi da parte quando arriva il momento’. Non mi piace questo assatanamento per il potere. Ma io dico a Renzi: Vergognati. C’hai potere in tutta Italia. Se tuo padre non sa che fare e si vuole divertire in qualche modo, compragli un cane”; in altre parole, non rimetterlo in sella al Pd locale.
“Da queste persone alle quali si danno stipendi di stralusso, aerei personali per fare lo show a Rio De Janeiro, vantaggi di ogni genere, bisognerebbe avere almeno un po’ di discrezione e di buon gusto, se non di onestà. Qui chiedere l’onestà è effettivamente una esagerazione”, ha concluso la studiosa.
10 agosto 2016