di Nico Maury
Appello del Comitato municipale di Kiev del Partito Comunista d’Ucraina (PCU) agli abitanti della città
La demolizione del monumento di Lenin a Kiev non è solo un atto di vandalismo, è un tentativo di golpe neo-fascista nel nostro paese!
Questo monumento rappresenta il capo del proletariato mondiale, è stato costruito nel 1946 a Kiev ed è divenuto un simbolo della città restaurata dopo la sconfitta dei nazisti. E adesso, quasi 70 anni dopo, i provocatori, che giocano sulla speranza di una vita migliore, sulla disperazione generata da ventitré anni di selvaggio capitalismo, tentano un colpo di stato neo-fascista. Sono gli eredi di coloro che uccisero i civili durante la Seconda guerra mondiale, che hanno colpito alla schiena i soldati sovietici, questi sono coloro che hanno compiuto un atto di vandalismo senza precedenti.
La cosiddetta opposizione, rifiutando ogni forma di dialogo, si nasconde dietro ciniche dichiarazioni sulla natura pacifica delle manifestazioni, la “rivoluzione della dignità umana”, ha mostrato il suo vero volto. Con molta premeditazione e alla velocità della luce, i vandali hanno distrutto la nostra storia. Questa azione è stata resa possibile grazie al consenso delle autorità, che non hanno preso misure efficaci per proteggere il monumento.
La distruzione del monumento a Lenin nel centro della capitale è stato reso possibile perché il governo ucraino non ha adottato misure efficaci per sradicare l’estremismo nazionalista e neo-fascista in Ucraina, che contribuisce alla sua estensione e sviluppo.
Il blocco della Verkhovna Rada (parlamento), l’occupazione degli edifici amministrativi, la distruzione dei monumenti sono evidenti segni di una imminente dittatura fascista nazionale.
Il Partito Comunista ha sempre chiesto il dialogo, per ascoltare il parere di tutti. L’opposizione non tollera opinioni e gli ideali degli altri, e ha approvato l’azione di vandalismo. Gli ultras sono ricorsi alla provocazione e alla violenza, profanando il monumento che ha un valore culturale e storico.
La distruzione è il nuovo metodo di vandalismo, gli ucraini non possono seguire questo cammino che non ha futuro. Non saremo in queste manifestazioni con i neonazisti!
– Chiediamo che la Verkhovna Rada dell’Ucraina privi dei poteri parlamentari i responsabili di questi atti di terrorismo e di vandalismo.
– Chiediamo la persecuzione degli “oppositori” responsabili delle aggressioni che cercano di dividere la società ucraina, che incitano all’odio e cercano di intimidire la gente con l’adozione di metodi puramente fascisti, conducendo ad una scissione dello Stato ucraino.
– Esortiamo il presidente a ristabilire l’ordine nel paese e a Kiev, e perseguire tutti coloro che hanno ridotto la capitale politica dell’Ucraina in una pattumiera.
Tutti gli abitanti di Kiev e d’Ucraina dovrebbero unirsi contro la violenza, contro il vandalismo, contro il fascismo presentato oggi da forze estremiste.
Alexander Komnatsky: Il monumento di Lenin sarà restaurato!
“La demolizione della statua di Lenin a Kiev fa parte di una campagna ben pianificata della cosiddetta opposizione”, ha detto il primo segretario del Comitato municipale della città di Kiev del Partito Comunista, Alexander Komnatsky.
“Quali che siano le pressioni dei neo-fascisti, noi comunisti dichiariamo: il monumento Lenin sarà restaurato! Il monumento sarà un nuovo simbolo della verità, della bontà e della giustizia!” Ha dichiarato il primo segretario del PCU di Kiev.