A cura di Enrico Vigna SOS Siria/CIVG Italia
Abbiamo ricevuto questo appello dagli studenti siriani rivolto a tutte le federazioni, organizzazioni, sindacati, associazioni, organismi e istituzioni arabe e straniere amiche affinché si muovano celermente e con urgenza per fare pressione sui governi, per la fine immediata dell’assedio e delle misure coercitive unilaterali imposte alla Siria e al suo popolo 12 anni fa. Nell’appello, che facciamo nostro, l’UNSS chiede di lavorare per fornire assistenza immediata e urgente alla Siria e al suo popolo per alleviare le sofferenze e gli effetti del terremoto e dell’assedio che le è stato imposto, per sostenere i casi umanitari, differenziarli dalle posizioni politiche dei governi, e rispondere agli appelli degli studenti e delle comunità siriane per facilitare l’arrivo di trasferimenti di denaro a favore delle persone colpite dal terremoto. L’Unione degli studenti La federazione ha riaffermato che, nonostante l’assedio e le immorali sanzioni contro la Siria e il suo popolo, il governo siriano e tutte le federazioni, i sindacati e le organizzazioni della società civile, fin dai primi momenti del devastante disastro, hanno messo a disposizione tutte le capacità materiali, umane e logistiche disponibili per aiutare e salvare i cittadini, curare i feriti e gli infortunati e cercare di assicurare alle migliaia di famiglie afflitte un alloggio adeguato, oltre a ogni altra assistenza come cibo, vestiario e altre cose.
Gli studenti universitari di Damasco e gli studenti palestinesi e arabi che vi studiano hanno chiesto, durante un raduno e una veglia di solidarietà, organizzati dall‘Unione nazionale degli studenti siriani, davanti alla sede delle Nazioni Unite a Damasco, la fine immediata delle sanzioni e delle misure coercitive unilaterali imposte alla Siria e al suo popolo 12 anni fa. Gli studenti che hanno partecipato alla veglia hanno portato un messaggio al dottor Khaled Al-Masri, consulente per i media delle Nazioni Unite in Siria, in cui si chiede all’ONU perché si muovesse rapidamente, per fare pressione sui governi al fine di cessare l’assedio e fornire aiuti immediati alla Siria per mitigare gli effetti del terremoto. Per porre fine all’afflizione, alla discriminazione, alla segregazione che le è stata imposta, sostenere la situazione umanitaria, separando l’aspetto umanitario dalle posizioni politiche dei governi e per facilitare l’arrivo di trasferimenti di denaro a beneficio delle persone colpite dal terremoto.
Omar al-Jabai, membro dell’Ufficio esecutivo dell’UNSS ha sottolineato che la devastazione lasciata dal terremoto richiede sforzi concertati per sostenere le persone colpite e che la Siria oggi più che mai, ha bisogno di avere aiuti, attrezzature di soccorso e squadre mediche, per aiutarli a superare questo calvario.
Lo studente Jifar al-Shifairi dello Yemen ha dichiarato: “Noi, come studenti arabi presenti in Siria, paese simbolo di arabismo, fermezza e resistenza, chiediamo la revoca delle “sanzioni”, senza alcuna restrizione o condizione, al fine di ridare vita alla Siria e dare soccorso alle popolazioni delle zone colpite dal sisma, perché queste sanzioni sono ingiuste”. Lo studente Yaman Najeeb della Giordania ha dichiarato che: “…la partecipazione alla manifestazione è sentita come un dovere, per aiutare i nostri fratelli siriani nelle aree colpite”, mentre lo studente Abdel Fattah Ibrahim, capo dell’Unione generale degli studenti somali in Siria, ha ribadito la necessità di: “… rimuovere l’ingiusto assedio alla Siria delle sanzioni, che costituisce un crudele ostacolo alla consegna degli aiuti alle popolazioni colpite. dal terremoto….”.
UNIONE NAZIONALE STUDENTI SIRIANI
“ Una catastrofe umanitaria si è abbattuta sulla nostra patria, la Siria, all’alba di lunedì 6 febbraio 2023, dopo essere stata esposta a un devastante terremoto di 7,7 gradi, che ha provocato migliaia di morti e feriti, il crollo di centinaia di edifici, l’ incrinatura di altri e gravi danni alle infrastrutture, a seguito di diverse scosse. Nonostante il blocco e le ingiuste sanzioni contro la Siria e il suo popolo, il governo siriano e tutti i sindacati e le organizzazioni della società civile, hanno risposto fin dai primi momenti mettendo a disposizione tutte le capacità finanziarie, umane e logistiche per aiutare e soccorrere i cittadini, curare i feriti, e cercare di garantire alle famiglie afflitte un alloggio adeguato, oltre a ogni altra assistenza come cibo, vestiario e altro. Di fronte a questa devastante catastrofe e tragedia umana, l’Unione Nazionale degli Studenti Siriani e gli insiemi di studenti e giovani all’interno e all’esterno della Siria, fanno appello a tutti gli organismi, sindacati, organizzazioni, associazioni, enti e istituzioni arabe sorelle e a quelle straniere, amiche del popolo siriano, affinché si muovano rapidamente e con urgenza per esercitare pressioni sui governi PER:
— Porre fine immediatamente all’assedio e alle sanzioni economiche coercitive unilaterali imposte alla Siria e al suo popolo da 12 anni.
— Fornire aiuti immediati e urgenti alla Siria e al suo popolo per mitigare le sofferenze e l’impatto del terremoto e dell’assedio.
— Agevolare e facilitare le organizzazioni umanitarie nel mondo e separare le posizioni umanitarie da quelle politiche ufficiali.
— Rispondere agli appelli degli studenti e delle comunità siriane, in termini di facilitare l’arrivo di trasferimenti di denaro a beneficio delle popolazioni colpite”.
Unione nazionale degli studenti siriani. Damasco febbraio 2023
L’Unione degli studenti di Aleppo già sul campo.
Giovani dell’Università di Aleppo non lesinano sforzi nel lavoro di soccorso e nella distribuzione di aiuti, per le strade, nelle moschee, nella chiese e rifugi in diverse aree della città colpita di Aleppo.
Come SOS Siria/CIVG Italia, ci associamo fortemente a questo appello che arriva dagli studenti siriani e dalla società siriana sfregiata, un popolo con cui da dieci anni collaboriamo con Progetti di Solidarietà CONCRETA, sia dal lato umanitario per la raccolta fondi, che dal lato della DENUNCIA e della GIUSTIZIA.
Aiutateci ad aiutarli…a RESISTERE.
23 febbraio 2023