Enrico Vigna*
Poche ore fa nella mattinata del 14 giugno, militari del Ministero dell’Interno, Gruppo Antiterrorismo del Nucleo Speciale della Milizia, hanno individuato e arrestato tre membri della cosiddetta Polizia del Kosovo. Un ennesimo atto provocatorio che fa alzare tensioni e rischio di conflitto. Invece di ritirare gli occupanti dal nord del Kosovo e muoversi nella direzione della de-escalation, che è ciò che viene chiesto alle autorità di Pristina, da più parti internazionali, anche europee, A. Kurti continua azioni di provocazione e arresti di serbi nel Kosovo.Questa provocazione di oggi inquieta profondamente, un episodio che se avrà ulteriori reiterazioni porterebbe a stati di allarme anche nell’interno della Serbia, che non si vedevano dal 1999.
Gli arrestati sono Rifat Zeka, Bećir Sefi e Mustafa Šemu individuati e presi nel profondo territorio della Serbia centrale, nei boschi del villaggio di Gnjilica nel comune di Raška. Tutti e tre gli arrestati erano armati di armi automatiche e con un completo equipaggiamento militare con dispositivi GPS, mappe e altre attrezzature militari: tre fucili automatici AKM con un gran numero di telai con munizioni cal. 7.62x39mm, 2 pistole Glock17, diverse torce elettriche, binocoli rivestiti in gomma, telefoni cellulari, documenti e il dispositivo di navigazione wireless Garmin GPSMAP 62S. Con un azione rapida ed efficiente, si legge nel comunicato diramato dal Ministero degli Interni serbo, è stato sventato con successo un tentativo di penetrazione nel territorio, che si configura a tutti gli effetti come un atto terroristico con l’obiettivo di un’ulteriore destabilizzazione ed escalation per un conflitto diretto contro la Repubblica di Serbia.
Queste sono le prime foto diramate al momento dell’arresto dei tre membri delle forze speciali del Kosovo
Serbia
Le foto mostrano che questo trio aveva qualche incarico speciale. Oltre alle armi, con loro sono state trovate anche apparecchiature di sorveglianza, comunicazioni radio e mappe.
I media di Pristina hanno scritto che le forze speciali di Kurti sono state rapite nel territorio del Kosovo e Metohija, ma Belgrado ha dimostrato, fornendo alle forze internazionali prove incontrovertibili, che le persone sono state arrestate nel territorio della Serbia centrale.
In una conferenza stampa,oggi pomeriggio, il direttore dell’Ufficio serbo per il Kosovo Metohija, Petar Petković , ha affermato che “…chiediamo alle parti internazionali presenti lì, di mostrare le loro immagini satellitari le quali possono dimostrare che non siamo entrati nemmeno di un millimetro oltre i confini amministrativi e dimostrare che a Pristina mentono quando dicono che sono stati rapiti. La nostra inchiesta determinerà quali fossero i loro piani e cosa ci facevano lì con tutte quelle mappe, armi e attrezzature. A nostra inchiesta lo chiarirà…Così si può vedere che Kurti sta facendo di tutto per creare caos e conflitti giorno dopo giorno, provocando nuove crisi. L’idea della sua politica è un Kosovo etnicamente puro con l’espulsione dei serbi…Contrariamente a quanto succede tutti i giorni ai rapiti serbi nel Kosovo, gli ultimi sono stati Obrenović e Milenkovic, che sono stati picchiati così duramente che il loro volto era deformato, questo non accadrà a queste persone arrestate…”, ha dichiarato Petković poche ore fa.
Manifestazioni di protesta a Kosovska Mitrovica a sostegno di Milun Milenković
Diverse migliaia di cittadini del nord del Kosovo e Metohija si sono riuniti in un corteo di protesta a sostegno di Milun Lunet Milenkovic, brutalmente arrestato ieri dalla polizia kosovara. La protesta è stata guidata dai membri del club di kick boxing, alle 13:30 hanno dato inizio a un comizio davanti al monumento allo Zar Lazar nel centro della parte settentrionale di Kosovska Mitrovica, poi la manifestazione si è diretta al ponte principale sul fiume Ibar. In testa al corteo i bambini del Club di Kick Boxing “Kosovska Mitrovica”, al quale Milenkovic è parte e dove ha allenato da anni generazione di atleti, anche bambini. Gli atleti del club erano vestiti con i kit sportivi del Club di Kick Boxing, e portato con sé i trofei e le medaglie che hanno vinto con lui e il club, volendo in questo modo, dimostrare che Lune non è un criminale un uomo e un atleta di alto onore.
Milenkovic è stato arrestato mentre era dal parrucchiere con una azione di commandos, con 8 veicoli blindati e uso di lacrimogeni e colpi in aria, senza che lui abbia avuto alcuna reazione di opposizione.
*portavoce Forum Belgrado Italia – 14 giugno 2023