a cura di Raffaele Simonetti
come potete notare nel sito sottostante come la “sinistra” fraintenda alcune notizie diffuse sui media e non legga i sottotitoli delle foto come questa e faccia titoli, conseguentemente, allarmanti:
KIEV – Momenti di commozione al rientro dal fronte dei militari volontari ucraini. Gli abbracci degli amici e i baci delle fidanzate hanno accolto gli uomini del battaglione Azov, gruppo paramilitare anche noto come “Men in Black” e comandato da Andriy Biletsky, capo del partito neo-nazista Sna e dei patrioti dell’Ucraina. Il battaglione Azov utilizza la runa Wolfsangel, uno stemma neo-nazista, sulle sue bandiere. E gran parte dei membri del gruppo sono apertamente antisemiti. (ap)
Pensavo di averle viste tutte le infamie del gruppo editoriale de Benedetti ma questa ennesima apologia dei nazisti del Battaglione Azov (che segue quella di Pravi Sector) mi lascia, veramente, senza parole. Come pure che nessuna “anima bella della sinistra” (per intenderci quelle che – con “Repubblica” o “Il fatto quotidiano sotto il braccio – scendevano in piazza ad ogni scopatina di Berlusconi) abbia protestato.
Francesco Santoianni
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INIZIATIVE
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“Il nostro compito principale è spedire prontamente il carico nella Novorossiya. Questo è il quattordicesimo convoglio umanitario in soccorso degli abitanti delle Repubbliche Popolari e dei combattenti, che armi alla mano difendono la pace e l’indipendenza del sud est dell’Ucraina dal fascismo e dalla “banderovschina”.
I difensori della Novorossiya devono sentire non solo il nostro sostegno morale, ma anche ricevere pronta assistenza. Il nostro contributo assolve a questo compito.
Nonostante gli impegni sottoscritti a Minsk sulla cessazione del fuoco nel sud est dell’Ucraina, i combattenti della guardia nazionale stanno cercando di far fallire il trattato di pace, continuando i bombardamenti su Lugansk e Donetsk e spacciandoli per azioni di difesa.
Tutti comprendono che la tregua raggiunta è ancora molto fragile, ma noi siamo convinti che la vittoria sarà della Novorossiya. Poiché non è possibile spezzare la volontà dei suoi abitanti, che non intendono venire a patti con le azioni dell’attuale governo, che attraverso un sanguinoso colpo di stato ha sequestrato le leve del potere e si comporta come una divisione delle SS, bersagliando bambini e vecchi, con l’utilizzo di armi mortali.
Le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk devono essere ripulite dai “banderovcy”, ottenere la libertà e stabilire legami economici e politici, anche con l’Ucraina.
La comunità mondiale deve fare tutto il possibile per mettere fine al caos che oggi si è scatenato nel territorio dell’Ucraina, e coloro che propagandano apertamente l’ideologia fascista devono essere condotti davanti a un tribunale internazionale.
Desidero ringraziare tutti i nostri attivisti, candidati e deputati, impegnati a Mosca e nei dintorni della capitale e che stanno offrendo un contributo significativo alla formazione dei carichi, gli autisti e gli accompagnatori, che gestiscono operativamente questo convoglio, i lavoratori del sovkhos Lenin e il suo direttore Pavel Nikolaevich Grudinin per avere fornito servizi e assistenza al momento del carico.
Il contributo dei comunisti alla lotta per la pace e l’indipendenza delle Repubbliche Popolari è significativo e tangibile. Ma in previsione dell’inverno, è necessario intensificare il nostro lavoro per la raccolta e l’invio di convogli umanitari agli abitanti della Novorossiya. La vittoria sarà nostra!”.
English: The crisis in Ukraine and its deep roots – http://cprf.ru/2014/09/1108/
Italiano: La crisi in Ucraina e le sue profonde radici – http://aurorasito.wordpress.
Español: Crisis en Ucraina y sus raìces profundas – https://docs.google.com/file/
Russian – https://docs.google.com/file/
“Tribunale Russel”: Poroshenko e Obama colpevoli di crimini di guerra (14 settembre 2014)
fonte: http://ria.ru/world/20140913/
Usa ed Europa attaccano la Russia. Ma sono pronti anche alla guerra nucleare?
13/set/2014 – Intervista a Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore, giunto a Venezia per il processo del Tribunale Russell sui crimini di guerra nel Donbass.
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?
LINKS
English: The crisis in Ukraine and its deep roots – http://cprf.ru/2014/09/1108/
Español: Crisis en Ucraina y sus raìces profundas – https://docs.google.com/file/
http://www.voltairenet.org/
http://www.german-foreign-
“La Crimea è sempre stata ucraina. I militari russi hanno occupato questo territorio ed ora stanno opprimendo la popolazione. In tutte le città manca il cibo e le persone lottano per sopravvivere”. Miguel Francis, un giovane regista Usa, si è voluto recare in Crimea per verificare se tutto ciò che ha detto la propaganda di guerra del suo paese fosse fondato oppure no. È nato così un video interessantissimo, che smonta tutti i luoghi comuni diffusi dai Goebbels della Nato e dell’UE.
In questa conferenza, per la prima volta da Agosto, Strelkov fa le sue prime dichiarazioni ufficiali alla stampa.
Oltre alla situazione della Novorossiya, Strelkov si sofferma a parlare delle forze distruttrici appartenenti alla cosiddetta “Quinta Colonna” che opera, per conto degli interessi occidentali, per distruggere la Russia e tutti i popoli Russi. E’ importante fare attenzione alla parte dove parla degli eventi e delle situazioni scaturite a seguito del crollo dell’URSS, negli anni ’90. Capire questo passaggio e questa parte della storia, aiuta a capire tanto dell’attuale momento.
L’annuncio [SIC] del premier di Kiev Yatseniuk. «La Russia è una minaccia per la pace mondiale e per tutta Europa». Nella notte nuovi scontri all’aeroporto di Donetsk
Larghissima maggioranza a Strasburgo. Voto in contemporanea Kiev
NOTIZIE
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L’ultimo camion del secondo convoglio di aiuti umanitari Russi per la città di Lugansk ha fatto ritorno in Russia alle 18:30 ora di Mosca (16:30 ora italiana).
Il corrispondente dell’agenzia ITAR-TASS che si trova sul posto ha riferito: “Tutti i veicoli hanno raggiunto la frontiera senza incidenti e l’ultimo camion ha attraversato il confine alle 18:30”.
Questa mattina di Sabato 13 Settembre, il convoglio composto da 245 camion è arrivato nella città di Lugansk per distribuire oltre 2.000 tonnellate di aiuti umanitari per i residenti della città devastata dalla guerra, tra cui cibo, generatori elettrici, medicinali e coperte.
Dopo aver scaricato le merci, i camion hanno fatto ritorno nella regione Russa di Rostov sul Don, viaggiando in gruppi di 35 veicoli.
Gli abitanti di Lugansk hanno accolto con fervore il convoglio umanitario Russo, scendendo nelle strade al passare dei camion e sventolando bandiere russe.
Sotto il fuoco si sono trovate cinque persone e fortunatamente nessuno di loro è stato ferito.
L’automobile dell’organizzazione è pesantemente danneggiata. Le schegge del proiettile hanno perforato la carrozzeria e spezzato i vetri.
Sotto il fuoco è capitato anche il camion con i miliziani che accompagnava gli osservatori mostrando loro la strada. Il camion è completamento distrutto e nessuno dei miliziani è sopravvissuto.
Nonostante il cessare fuoco annunciato da Petr Porochenko i militari dell’esercito ucraino continuano a bombardare la capitale dell’auto-dichiarata Repubblica Popolare di Donezk, anche con colpi d’artiglieria pesante.Di poco fa la notizia, diffusa ufficialmente dal premier della RPD, Zaharchenko, della distruzione della batteria di mortai usata contro gli osservatori e le città nei giorni scorsi.
After laying flowers and presentation of uniforms the ‘lions’ will go to shooting ground, near the village of Starychi. Taking into account difficult times for our country, every man should be able to bear arms and to use them skillfully. Military instructors will teach players of FC Karpaty basic skills of using machine guns, sniper rifles and grenade launchers.
Price of new shirt is 380 UAH. If you will wish to apply number and your name, this additional service will cost another 50 UAH. (…)FC Karpaty Information Center, www.fckarpaty.lviv.ua
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LE FOTO: https://www.facebook.
REPRESSIONE
Il 12 Settembre Vladislav Wojciechowski, attivista dell’organizzazione antinazista “Borotba” è stato arrestato a Odessa. Il servizio di sicurezza del regime golpista ucraino (SBU) è pronto ad accusare Vladislav per “terrorismo”.
I nazisti dei gruppi paramilitari che appoggiano il regime hanno partecipato al suo arresto. Vladislav è stato picchiato ed è possibile che glisgherri del regime terroristico ucraino lo abbiano torturato per estorcergli una confessione.
Vladislav Wojciechowski era alla Casa dei Sindacati lo scorso 2 maggio È sopravvissuto al massacro, ma ha subito un trauma cerebrale a causa delle bastonate con le quali lo hanno colpito i militanti nazisti mandati da Kiev.
L’arresto di Wojciechowski dimostra ancora una volta che il regime terroristico di Kiev, imposto dal governo americano con la marionetta Poroshenko, non è interessato a nessuna pacificazione.
SANZIONI
REGOLAMENTO (UE) N. 959/2014 DEL CONSIGLIO dell’8 settembre 2014
che modifica il regolamento (UE) n. 269/2014 concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina
http://comunicati.russia.it/
MAIL RICEVUTA IN DATA ODIERNA DA UN IMPRENDITORE ITALIANO RESIDENTE A MOSCA
Buona sera,
ricevo ogni giorno le comunicazioni e La ringrazio.
Noi italiani imprenditori che lavoriamo solo con il mercato
russo , siamo disperati…
L’Italia si può salvare solo uscendo dall’Europa, grazie alla
sua posizione geografica strategica, può essere indipendente
e prendere decisioni autonome ” Nessuno può governare l’Italia
meglio del suo popolo che vive e lavora in Italia”
Cordiali saluti
La Verkhovna Rada dell’Ucraina ha adottato la legge sullo status speciale per le regioni del Donbass e sull’amnistia per i membri delle milizie popolari: dopo gli accordi di Minsk, un altro atto che testimonia il fallimento dell’operazione punitiva organizzata dalla Giunta di Kiev.
Secondo il documento, ad alcune zone della regione sarà concesso un periodo di “autoamministrazione ” della durata di 3 anni. Per il 7 dicembre, sarebbero previste elezioni anticipate nelle regioni del Donbass.
Hanno votato a favore del progetto 277 deputati su 450.
Come previsto dal disegno di legge presentato dallo stesso Poroshenko, il Consiglio dei Ministri e di altri organi centrali del paese potranno stipulare accordi con il governo locale e i locali organi competenti in materia di sviluppo economico, sociale e culturale. Inoltre, secondo il documento, lo Stato centrale deve garantire il diritto di utilizzare il russo o qualsiasi altra lingua nella vita pubblica e privata, l’apprendimento e il supporto per il russo o qualsiasi altra lingua, il loro libero sviluppo e l’uguaglianza.
La legge entrerà in vigore dopo che sarà firmata da Poroshenko e pubblicata sugli organi ufficiali.
è considerata come un atto legislativo di un Paese confinante. Purgin ha detto che la Repubblica autoproclamata di Donetsk potrà al massimo prenderla in considerazione.
“Non abbiamo ancora una posizione ufficiale in merito a questo documento di legge. Dobbiamo prima leggerlo con attenzione. Tuttavia, si tratta di una legge dell’Ucraina, e dopo che verrà votata dalla Verkhovna Rada (parlamento) dovrà passare per il Consiglio Supremo che deciderà se potrà diventare legge” ha aggiunto Andrey Purgin.
Secondo Purgin, una volta passata la legge, la milizia potrebbe essere disposta a parlarne con le autorità di Kiev, ma solo per ciò che concerne la parte relativa ai legami economici e sociali. Nessuna unione politica con il governo di Poroshenko è però accettabile.
“E’ da escludere la costruzione di una unione politica, ne come forma federale e ne come qualunque altra forma. Troppo sangue è stato versato e potrebbero esserci ancora numerose vittime. Ma in questa lotta, abbiamo difeso la nostra libertà” – ha detto Purgin.
In merito all’intenzione della giunta golpista di Kiev di fissare i confini delle nuove strutture sulle attuali posizioni del fronte, Purgin ha riferito di considerare accettabile un dialogo solo se i loro confini coincidono con quelli delle regioni di Donetsk e Lugansk
http://novorossia.su/ru/node/
http://novorossia.su/ru/node/
Dopo il golpe di febbraio, ci fu la prima tornata della cosiddetta ljustracija, con la quale la giunta si sbarazzò dei funzionari vicini, o sospettati di esserlo, al presidente Yanukovitch. Ovviamente, lo scopo fu quello di allontanare (e in vari casi anche arrestare) delle personalità per motivi esclusivamente politici: amministrazione dello stato, polizia, esercito sono stati “lustrati” in poche settimane.
Hanno fatto ovviamente eccezione tutti coloro che senza pensarci sono passati immediatamente col nuovo potere.
Lo stesso Poroshenko sarebbe da “lustrare”: addirittura fu (e in tempi recenti) ministro quando Yanukovitch era presidente del paese (ministro del commercio e sviluppo economico e, in precedenza, presidente del consiglio della Banca Nazionale).
In sintesi, questo provvedimento sarà un’altra trovata burocratica per ripulire l’amministrazione statale dai dissidenti, che evidentemente è passata inosservata al parlamento europeo – nonostante la diretta della sedute con Kiev.