di Antonio Mazzeo
Elbit Systems Ltd., azienda leader del complesso militare-industriale israeliano, ha annunciato di aver vinto un contratto del valore di 95 milioni di dollari per fornire a “un paese europeo” un Rotary-Wing Mission Training Center (R-W MTC), cioè un centro di addestramento elicotteri e relativi servizi d’addestramento per i piloti e gli equipaggi dei velivoli di Aeronautica, Esercito e Marina militare. Il contratto avrà una durata di nove anni, con l’opzione di estendere i servizi di manutenzione dell’R-W MTC per altri dieci.
“ll Rotary-Wing MTC è un centro di addestramento multi-missione con un network multi-piattaforma che assicurerà la formazione a diversi livelli per gli equipaggi degli elicotteri delle forze armate del paese cliente”, ha dichiarato Yoram Shmuely, general manager della divisione aerospaziale di Elbit Systems. “Il nuovo centro consentirà l’addestramento realista-tattico utilizzando tutti i sistemi in un’ampia varietà di scenari e missioni. Questo contratto evidenzia la crescente importanza che le Forze Armate attribuiscono all’impiego di tecnologie collaudate per migliorare la prontezza, riducendo i costi”.
Top secret il nome del paese a cui l’azienda israeliana fornirà le apparecchiature tecnologiche e i servizi addestrativi, ma secondo quanto rivelato da alcune testate specialistiche nel settore armi e difesa è presumibile che sia proprio il ministero della Difesa italiano ad aver sottoscritto il contratto multimilionario.
“Elbit Wins $96M Italian Order for Helicopter Training Center”, ha titolato il portale aggregatore di notizie aeronautiche Avio Blog. Ancora più esplicito il sito francese Defense-Aerospace.com che il 20 novembre 2020 ha pubblicato la foto del nuovo Centro d’addestramento elicotteri di Elbit Systems specificando che esso “è stato venduto all’Italia, l’unico paese che opera sia con gli elicotteri EH-101 ed NH-90, ed è stato riconfigurato dalla società israeliana con quattro cabine, due per ogni tipo di elicottero, che possono spostarsi su binari ad ognuna delle due postazioni operative”. Stamani anche Ares Difesa ritiene “molto probabile che sia proprio l’Italia il paese destinatario”, anche “in virtù dell’accordo tra Italia ed Israele siglato a settembre ed alla presenza in foto delle cabine di NH90 ed EH101”.
Due mesi fa, infatti, Roma e Tel Aviv hanno sottoscritto un’intesa di cooperazione militare che prevede l’acquisto da parte italiana di missili “Spike” di Rafael Advanced Defense Systems e simulatori avanzati di Elbit Systems “per un certo numero di elicotteri dell’esercito”, in cambio di dodici elicotteri da addestramento avanzati AW119KX “Koala” e due simulatori per la Scuola Volo dell’Aeronautica israeliana prodotti da Leonardo-Finmeccanica. I missili aria-superficie controcarro “Spike” di Rafael saranno destinati in buona parte al nuovo elicottero d’attacco AH-249 dell’Esercito.
Elbit Systems Ltd. ha il proprio quartier generale nella città di Haifa ed è una delle principali aziende internazionali nella produzione di sistemi di guerra e per la sicurezza. Opera nel campo aerospaziale; dei sistemi di comando, controllo, telecomunicazione e intelligence; dei velivoli senza pilota per le operazioni di sorveglianza ed attacco missilistico; dei sistemi avanzati elettro-ottici e per le cyber war.
Meno di un mese fa Elbit ha sottoscritto un contratto di 50 milioni di euro con l’agenzia Frontex dell’Unione europea per la fornitura di droni “Hermes”, per il controllo delle frontiere marittime contro le imbarcazioni di migranti in fuga dal continente africano. Gli “Hermes” possono essere convertiti anche in droni-killer; sono stati utilizzati per la prima volta dalle forze armate israeliane durante le operazioni di guerra a Gaza nel 2008-09 e nel 2014. I velivoli senza pilota di Elbit sono stati usati pure in Libano nel 2006, causando la morte di diversi civili, e più recentemente nello scenario di guerra siriano.
Foto di copertina JC Gellidon