In queste poche righe si capiscono le ragioni che hanno spinto i paesi dell’Occidente imperialista a destabilizzare uno Stato come la Siria.
Si comprendono, anche, i ruoli equivoci (e doppiogiochisti) dei vari Erdogan nel Medioriente con, spesso, la regia espansionistica sionista in quell’area.
Ci sarebbe da chiedere ad Erdogan cosa si prova ad avere una parte della popolazione che lo vorrebbe mettere fuori gioco con le armi benchè eletto democraticamente presidente tramite elezioni come è stato per Bashar Al Assad… O, forse, Erdogan crede (e/o vuol farci credere), che la NATO non fosse a “conoscenza” di quanto stesse succedendo tra i militari nonostante la poderosa ed elefantiaca presenza in quel paese?!
Disseminare troppe trappole per catturare la volpe aumenta le probabilità di restarne vittima in prima persona.
MOWA
Il mandatario della Siria ha inviato un caloroso saluto a Fidel e al presidente Raúl Castro ed ha espresso la volontà di rinforzare i vincoli bilaterali.
Autore: Roberto García Hernández
Damasco – “Cuba è e sarà la punta di lancia del movimento rivoluzionario latinoamericano, e il suo leader storico, Fidel Castro, è un símbolo della lotta per l’indipendenza”, ha detto il presidente siriano Bashar Al Assad in un’intervista offerta in esclusiva all’agenzia Prensa Latina.
Il mandatario della Siria ha inviato un caloroso saluto a Fidel e al presidente Raúl Castro ed ha espresso la volontà di rinforzare i vincoli bilaterali.
Poi ha aggiunto ch esistono forti coincidenze tra la Siria e l’America Latina in vari aspetti, ma che questi vincoli sono più forti con Cuba.
Inoltre ha espresso la volontà di migliorare altri aspetti della relazione per porli allo stesso livello, soprattutto nei settori dell’educazione e l’economia.
“Questa era la mia ambizione rima della crisi e per questo avevo visitato l’America Latina: Cuba, Venezuela, Argentina e Brasile, per dare più forza a questa relazione, ma poi è iniziato il conflitto che è divenuto un grande ostacolo per qualsiasi azione in questo senso”, ha segnalato nell’intervista, nella quale ha anche parlato di temi dell’attualità regionale.
I vincoli storici tra Cuba e la Siria si erano rinforzati partendo dalla visita di Hafez Al Assad nell’Isola durante la 7ª Conferenza Vertice dei Paesi non Allineati, nel 1979.
Poi il presidente Fidel Castro andò a Damasco nel 2001 e il suo omologo Bashar al Assad visitò L’Avana nel 2010.
Durante la guerra del 1973 le autorità dell’Isola inviarono forze internazionaliste in appoggio all’esercito arabo – siriano per preservare l’indipendenza e l’integrità del territorio di questo paese di fronte all’aggressione d’Israele.
(Info Prensa Latina /Traduzione GM – Granma Int.)
22 luglio 2016