Washington, 24 feb (Prensa Latina) Il senatore statunitense Bernie Sanders, oggi uno dei più forti aspiranti alla nomina del Partito Democratico alle elezioni presidenziali di novembre, ha riconosciuto il ruolo di Cuba che invia “medici in tutto il mondo”.
“Sarebbe un errore non ammettere che Cuba ha fatto alcuni buoni avanzamenti nell’attenzione della salute”, ha ammesso il politico di 78 anni in un’intervista concessa al programma 60 Minuti della catena CBS e trasmessa questa domenica.
“Stanno inviando medici in tutto il mondo. Hanno fatto alcuni progressi nell’educazione”, ha sottolineato il senatore per Vermont che aspira ad affrontare il repubblicano Donald Trump nelle presidenziali del 3 novembre.
Risulta che il presentatore Anderson Cooper ha chiesto all’attuale aspirante alla nomina della forza azzurra che spiegasse i suoi commenti del 1985, quando ha elogiato alcuni dei programmi sociali implementati dal leader storico della Rivoluzione cubano, Fidel Castro.
Secondo una clip di video di più di 30 anni fa, il senatore disse in quel momento che Fidel Castro “ha educato i bambini, ha dato loro attenzione medica, ha trasformato totalmente la società”.
Benché lasciasse chiaro che il suo “socialismo” non è quello del Venezuela né di Cuba ed ha sottolineato che il tipo di società nel quale crede è in quelle che esistono in paesi come Danimarca, Finlandia e Svezia, il legislatore ha affermato che è “ingiusto dire semplicemente che tutto è negativo” sull’isola.
“Quando Fidel Castro è arrivato al potere, sa quello che ha fatto? Aveva un programma di alfabetizzazione di massa”, ha enfatizzato Sanders, riferendosi alla rivoluzione culturale che ha permesso appena in un anno (nel 1961) di sradicare l’analfabetismo e facilitare l’accesso universale ai distinti livelli di educazione in maniera gratuita nel paese caraibico.
Come era da aspettarsi, i suoi commenti hanno provocato l’ira del settore più estremista dei cubano-americani nel sud della Florida, che si oppongono a qualunque avvicinamento con l’isola caraibica.
Nel 2016, Sanders ha difeso le relazioni diplomatiche con Cuba, quello che secondo lui “porterà miglioramenti significativi nella vita dei cubani ed aiuterà gli Stati Uniti”.
Inoltre, ha reiterato la sua posizione rispetto all’eliminazione del bloqueo che, per quasi sei decadi, è stato mantenuto da tante amministrazioni sia repubblicane che democratiche.
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