Il bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto più di mezzo secolo fa a Cuba da parte degli Stati Uniti è sinonimico di genocidio, ha affermato oggi il presidente della Bolivia, Evo Morales.
Morales ha criticato la politica di Washington contro la nazione caraibica, per gli USA vogliono strangolare ed annichilire la sua Rivoluzione iniziata nel 1959, ha affermato.
Secondo il mandatario, il governo degli Stati Uniti pratica il genocidio contro il popolo cubano, ma i paesi latinoamericani e caraibici stanno con Cuba, ha fatto notare.
Se Washington vuole alleanze ed accordi con le nazioni di questa regione, deve essere sotto i principi del rispetto, perché oggi sono cambiati i tempi nei quali non dominano gli imperi, né i ricatti, né i saccheggiatori di risorse naturali.
Stiamo con Cuba, ha commentato, il popolo cubano sa che non è solo, e nelle votazioni nelle Nazioni Unite la maggioranza delle nazioni hanno votato a beneficio della fine del bloqueo contro la maggiore delle Antille.
Ha respinto le critiche di quelli che accusano i partecipanti del II Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici a L’Avana i giorni 28 e 29 gennaio di essere antidemocratici per abbracciare le idee del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti non ha autorità morale per parlare di democrazia, perché sappiamo chi sono quelli che governano realmente questo paese, non è il presidente Barack Obama né i democratici, né i repubblicani, lì dirigono i banchieri e le multinazionali.
Che classe di democrazia è quella nordamericana che viola i diritti individuali e collettivi, ed utilizza le truppe della NATO, caschi azzurri e basi militari per intervenire nei paesi e provocare golpe di Stato, ha concluso.
da Prensa Latina
foto: Ismael Francisco
traduzione di Ida Garberi
31 Genn 2014