Al Tribunale di Milano, oggi, sono successe cose che, per chi conosce bene il palazzo, sarebbero inimmaginabili e impossibili se non ci fossero delle “variabili” che fanno dubitare della “genuinità” dell’accaduto.
-) Come mai un Palazzo, che è stato considerato un possibile obiettivo dei terroristi, ha ancora un servizio di Guardie giurate private anziché lasciarlo alle Forze dell’Ordine (come una volta) o, al limite, alla Polizia Locale (visto che la proprietà, se non erro, è del Comune di Milano)?
Magari, si potrebbero utilizzare quegli agenti che non possono espletare lavoro esterno perché infortunatosi o altro. Così facendo i costi del servizio alla comunità si ridurrebbero considerevolmente ed avremmo la garanzia di un servizio pubblico istituzionale sino in fondo.
-) Com’è stato possibile far entrare un’arma nel Palazzo di Giustizia visto che tutte le entrate/uscite dai quattro lati sono ingressi che sono presidiati da Guardie giurate private (sic!) e sono di due tipi:
a) con metal detector per le persone, a raggi infrarossi per le borse;
b) con esibizione delle tessere (CC, PS, GdF, ecc)?
Sarebbe ancor più grave, se corrispondesse al vero la notizia sostenuta da alcuni giornali, che il killer sia riuscito ad entrare esibendo una tessera (vera? Fasulla?) ed eludendo i controlli di chi presidiava l’ingresso!
Altra cosa che lascia perplessi è la concomitanza della presenza del Ministro dell’Interno Angelino Alfano che, poco più in là, teneva una riunione sulla sicurezza.
Non dimentichiamo che Alfano è un ministro molto chiaccherato perché adotta due pesi e due misure ed è molto sbilanciato sfavorevolmente verso gli operai e la circostanza di oggi è come aver buttato benzina sul fuoco.
Ultima osservazione è l’aver preso di mira, da parte dell’imprenditore killer, un validissimo ed incorrutibile Giudice che, oltre ad essere stimato da tutti i suoi colleghi (e non solo), era riferimento normativo per l’applicazione della legislazione fallimentare.
Può per decenni l’aver criminalizzato la magistratura, da parte di molti politici, attraverso i media portato qualcuno a convincersi che sia stato giusto farsi giustizia da sé, invece, di accettare le regole previste dalle leggi?
Non sarà stata, forse, anche colpa di quelli che puntano il dito contro la magistratura in modo ossessivo, come un mantra quando, invece, dovrebbero dire che la legge è uguale per tutti come prevede la nostra Costituzione?
MOWA