Mossadeq, qualcuno ricorda questo nome? Difficile, era il 1953, e Mossadeq capo di governo della Persia (poi Iran dal 1979) osò spostare i proventi del petrolio un pò più a favore del suo paese e del suo popolo. Finì nel mirino della Anglo-Persian Oil Company e fu lo stesso scià Reza Pahlavi a destituirlo su pressione anglo-americana.
Fu subito processato e condannato a morte, poi commutato all’esilio.
Peggio capitò, pochi anni dopo, all’italiano Enrico Mattei, già partigiano cattolico, divenuto presidente dell’ENI. Diede un impulso alla ricerca di gas naturale, fondò la catena delle stazioni di servizio e dei Motel Agip, aprì a nuove e più giuste collaborazioni dell’Eni coi paesi petroliferi arabi, specie in Libia. Toccò anche lui i “fili” o i tubi del petrolio e finì ammazzato col suo piccolo jet aziendale esploso in volo vicino Pavia inizio anni 60. Il grande regista Francesco Rosi girò il film “Il caso Mattei”(1971) con una strepitosa interpretazione di Gian Maria Volontè. Fondamentale la scena in un albergo di Montecarlo in cui Mattei incontra un elegante gorilla yankee, uno dei capintesta delle “7 sorelle”, le grandi mayor petrolifere occidentali. Minacciato, Mattei venne eliminato poco tempo dopo. Per il possesso e controllo del petrolio (e anche altro), l’impero Occidentale ha minacciato, tradito e assassinato anche ex alleati come lo fu lo stesso SADDAM Hussein che nel 1980 scatenò per conto degli Usa una lunga guerra (un milione di morti) contro l’Iran. Quando nel 1990 Saddam richiese il premio pattuito, cioè l’annessione del Kuwait (inventato da un giovane ufficiale britannico di nome Winston Churchill che nel 1919 tracciò con una matita sulla carta geografica del sudovest irakeno la sagoma del nuovo staterello), ricevette in cambio l’ attacco militare di Desert Storm, la prima guerra del Golfo. Poi un decennio di embargo su cibo e medicine uccise almeno mezzo milione di bambini irakeni, e nel 2002 la seconda guerra e invasione del paese ordinata da Bush figlio. Gli americani infine fecero impiccare Saddam e quella scena di pochi secondi, poi fatta sparire dai siti-video internazionali, sembrava uno di quei documentari muti primi Novecento o una pellicola della londinese Hammer Film specializzta in serie di racconti agghiaccianti. In una alba oscura ecco il condannato con cappotto nero, la botola che si spalanca sotto la forca e Saddam a cui addirittura si stacca la testa dal collo!Un vero orrore. Gli Stati Uniti, ben noti e celebrati come “la più grande democrazia del mondo”,fecero uno scherzo dei loro anche ad un’altro stretto alleato, il dittatore e narcotrafficante NORIEGA presidente di Panamà e da anni sul libro paga di Bush padre allora capo della Cia. Era il dicembre1989, l’esercito americano gia piazzato sulle coste del canale invase Città di Panamà. Ma per stanare Noriega rifugiatosi nella nunziatura apostolica, gli statunitensi ricorsero ad alcuni dei loro missili “meno intelligenti” : caddero sul barrio popular di San Isidro ammazzando almeno 3000 persone e allora”faccia d’ananas” (così era soprannominato Noriega dal volto butterato) si consegnò ai marines. Oggi Manuel Noriega è ancora vivo in prigione in Florida da 25 anni. Certo, un bel trattamento per un ex alleato agente CIA per anni. Sull’episodio Panamà va aggiunto un particolare sorprendente. Qualche anno fa la TV cubana trasmise un video girato dal vero nella capitale panamense nei giorni dell’invasione dei marines, che avevano ovviamente circondato l’ambasciata cubana e con un loro minaccioso elicottero, con un gran faro le volteggiavano sopra. Come accade in questi casi, mentre donne e bambini erano rifugiati in cantina, gli uomini e diplomatici cubani – una decina -stavano sulla terrazza imbracciando i fucili pronti a difendere ad ogni costo la loro ambasciata.
Alla fine gli yankees tolsero l’assedio, e con grande sorpresa vidi nel filmato che tra i cubani c’era anche Arnaldo Molina persona di grande simpatia che conobbi come console generale di Cuba a Milano nel 2004. Come è storicamente noto gli Stati Uniti dal 1950 al ’53 hanno condotto una guerra in Corea, poi un’altra in Vietnam dal 1965 al 1975 (in totale uccisero in quelle guerre otto milioni di persone e più civili che militari) e hanno attaccato altri paesi. Nell’aprile 1961 tentarono un’invasione con 1500 mercenari contro Cuba a Playa Giròn ( al largo erano in attesa 5 navi cariche di marines ), nel 1965 invasero Santo Domingo facendo molte vittime. Attaccarono perchè alle elezioni dell’isola poteva vincere un candidato di sinistra. Invasero anche l’isola di Grenada e sostennero colpi di stato in Americalatina come quello del nazista Pinochet in Cile che provocò la morte del presidente democraticamente eletto Salvador Allende (vedere i film documentari del grande cineasta cileno Patricio Guzmàn) e di migliaia di cittadini. Drammaticamente famose le immagini dello stadio di Santiago del Cile pieno di prigionieri, molti poi torturati e uccisi (vedi anche il film di Costa Gavras con Jack Lemmon “Missing”). Anche di recente, nel 2000, gli USA sono stati molto indulgenti verso un altro golpe, quello in Honduras che ha defenestrato un altro presidente legalmente e democraticamente eletto, Manuel ZELAYA. Certo questa ” grande democrazia del mondo” appare spesso piuttosto singolare e contradditoria: appoggia sanguinari golpisti che abbattono presidenti democraticamente eletti dal popolo. In America latina gli USA crearono anche – erano gli anni 70 – una vera e propria scuola di tortura poliziesca, addestrando carcerieri nella tristemente nota “Escuela de las Americas”, una vera università della tortura, smantellata già da diverso tempo nel luogo, ma trasferita in Florida. Anche nell’illegale base di Guantanamo, che occupano in Cuba da ben 102 anni, i carcerieri statunitensi praticano ancora oggi torture come il semiaffogamento – il “waterboarding” – l’installazione di forti luci, musica assordante le 24 ore nelle celle.
Petrolio e Potere, conquiste di territori, installazione di decine di nuove basi militari, quali che siano gli interessi in gioco l’Impero Occidentale dominante colpisce senza ritegno ovunque ritenga. Gli USa, in concreto, cosa unica al mondo, estendono unilateralmente i loro confini non alle regioni o coste naturali che li circondano, ma…ai confini di altre nazioni! Cioè secondo loro, gli Stati Uniti confinano con la Cina e con la Russia! E dove? Nei pressi del territorio cinese o russo, a migliaia di chilometri dal loro di territorio naturale, quello nordamericano. Incredibile, prepotente e inaccettabile concetto. Difeso solo dallo strapotere militare e dalla supremazia bellica che hanno costruito, senza eguali sulla Terra.
Con chi ha denunciato coraggiosamente abusi e prepotenze imperiali statunitensi, la “grande democrazia” ha giurato persecuzione dura e senza tregua.
Il soldato Bradley Manning è incarcerato da tempo in una base militare e condannato a 30 anni, l’australiano Julian Assange si è dovuto rifugiare da quasi due anni nell’ambasciata dell’Ecuador a londra. Edward Snowden si è salvato vivendo in Russia. La loro colpa? Aver svelato la grande rete segreta di intrighi ,prevaricazioni, ingerenze, violenze,omicidi, controlli planetari che gli Usa impongono. Ben noto è, per esempio, lo spionaggio praticamente mondiale che esercitano su reti telefoniche, messaggi mail o sms.
Filtrano, registrano, conservano miliardi di messaggi in tutto il mondo. Lo ha denunciato e dimostrato mesi fa il giornalista Reinaldo Taladrid alla TV cubana. Se c’è chi ha sperimentato più d’ogni altro la prepotenza USA, questi sono i cubani.
Cuba come paese, come popolazione civile sottoposta ad un blocco economico e commerciale durissimo e criminale (condannato ogni anno nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a stragrande maggioranza, come 187 voti contro 3) e Cuba anche come dirigenti e esponenti politici è stata sottoposta nel corso del tempo a vere e proprie azioni di terrorismo più o meno diretto o subappaltato a criminali di professione come Luis Posada Carriles. Oltre tremila vittime cubane colpite da attentati alla bomba ( l’arereo cubano di linea abbattuto nel 1976 , le esplosioni negli alberghi dell’Avana nel 1997, attentati a sedi diplomatiche in vari paesi, la guerra batteriologica della epidemia di dengue emorragico del 1982 che uccise oltre cento bimbi, le inseminazioni batteriche della peste porcina fatte con voli di piccoli aerei veloci e notturni, sulla campagna e sugli allevamenti cubani). E ancora, come la scandalosa prigionia dei CINQUE patrioti cubani nelle carceri statunitensi dal 1998 colpevoli d’aver indagato le centrali terroristiche anticubane della Florida.
FidelCastro, autore ideologico e politico, guida della Rivoluzione cubana dal 1959: contro di lui l’impero yankee ha tentato di tutto e sempre fallendo. Sono più di seicento i tentativi di uccisione, i più noti quelli dei sigari esplosivi e della muta da sub avvelenata, il più pericoloso l’ultimo tentato a Panamà da Posada Carriles e i suoi complici, sorpresi con 10 chili di esplosivo C-4 mentre Fidel era in visita nella capitale panamense per il Vertice del 2000. Furono imprigionati in attesa del processo, poi indultati e liberati dalla presidentesse panamense Mireya Moscoso. Che subito dopo è andata a vivere dove? Ma in Florida, Estados Unidos, ovviamente.
C’è chi ancora insiste nel definire gli USA una grande democrazia.
E invece no! Le prove vere e reali, sotto le apparenze e la propaganda di superficie, dicono che si tratta di un Impero dominante per il potere economico e lo strapotere bellico unico al mondo. Gli esempi sono tanti, gli episodi anche clamorosi sono numerosi e provati, le armi di distruzioni di massa le hanno loro e minacciano anche di usarle.
Sono stati gli Stati Uniti a usare la bomba atomica in quello che è il più grande e folle attentato criminale della storia. Il bombardamento atomico del 6 e 9 agosto 1945 contro le indifese città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. 150.000 morti in pochi secondi, 300.000 in poche ore, 500.000 in qualche settimana, questo il bilancio storico dell’orrore. Tutti civili carbonizzati in un secondo o piagati mortalmente per ore e giorni. Fu il più grande atto di terrorismo di Stato della storia umana. Senza perdono possibile e prova delle tendenze criminali poi confermate dalla storia anche recente, come i 13 anni di guerra d’invasione in Afghanistan, ancora in corso oggi.
L’Impero del Nord. Un pericolo reale per l’umanità.
L’Avana. 4 Aprile 2014
foto: Mossadeq con il Presidente Truman alla Casa Bianca 1951