Foto: Abdullah al-Muhaysini
Secondo gli Stati occidentali e il segretario generale dell’ONU, gli abitanti di Aleppo Est oscillano da 250 a 300.000 unità. Le autorità siriane parlano invece di 25-30.000 persone. Chi dice la verità?
Mentre gli Stati occidentali e il segretario generale dell’ONU sostengono che i combattenti di Aleppo sono di nazionalità siriana e sono dei moderati che si battono per la democrazia, le telecamere di Russia Today hanno mostrato la presenza in zona di bandiere di Al Qaeda e di Daesh.
È un fatto che nessuno può contestare che il capo attuale dei combattenti di Aleppo Est non è siriano. Si tratta infatti dello sceicco saudita Abdullah al-Muhaysini, il supremo giudice del tribunale della Sharia dell’Esercito della Conquista (Jaish al Fatah). L’Esercito della Conquista è una coalizione di cui fanno parte ufficialmente membri di Al Qaeda, composta da jihadisti stranieri, soprattutto sauditi, kuwaitiani, tunisini, russi e cinesi, nonché da alcuni collaboratori siriani.
Lo sceicco Abdullah al-Muhaysini nei suoi discorsi non perde occasione di additare i nemici: tutti gli sciiti, siano essi o meno duodecimani (ossia non solo gli sciiti iraniani e lo Hezbollah libanese, ma anche gli alauiti e i drusi), sono nemici. In numerose occasioni ha esortato a massacrarli tutti, donne e bambini compresi.
Il 18 settembre 2016, in piena «cessazione delle ostilità», mentre 200 civili riuscivano a scappare da Aleppo Est con l’aiuto dei russi, il Tribunale della Sharia e dell’Esercito della Conquista ha annunciato che tutti gli abitanti di Aleppo Eest – senza distinzione di età e di sesso – che avessero cercato di raggiungere il territorio controllato dalle truppe governative, sarebbero stati abbattuti. In effetti, una quarantina di persone che cercavano di fuggire sono state uccise dai cecchini.
Ecco chi è la persona che il presidente francese François Hollande definisce «leader siriano moderato».
Traduzione
Rachele Marmetti
Il Cronista
12 ottobre 2016