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Marina Tantushyan
Il governo italiano ha deciso di stanziare 2 milioni di euro per costruire un museo del Fascismo dedicato a Benito Mussolini e al ventennio.
Il museo sorgerà proprio nella Casa del Fascio di Predappio, a 500 metri dalla casa natale di Mussolini. E a poco più di un chilometro dalla cripta che conserva le spoglie del Duce, che almeno tre volte all’anno richiama decine di migliaia di nostalgici in camicia nera. L’ipotesi che il Governo finanzi il museo nella Casa del Fascio ha già sollevato polemiche nelle quale partecipano sia politici e storci che i rappresentati della società’ civile.
Il deputato del “Sinistra, ecologia, liberta” Giovanni Paglia ha spiegato a Sputnik Italia le sue preoccupazioni:
— Predappio da molti anni è un luogo del pellegrinaggio per militanti neofascisti. Fare proprio in quel luogo un museo di Fascismo che comunque abbia a che fare con quei temi rischia di rafforzare ulteriormente questo tipo di turismo neofascista che andrebbe invece cancellato.
— Lei come parlamentare cosa pensa di fare per prevenire la realizzazione di questo progetto?
— In questo momento c’è un dibattito molto forte che si è aperto sia fra i politici sia fra gli storici che stanno prendendo posizione. Vediamo come va il dibattito nei prossimi giorni e se ci sarà un arretramento del governo rispetto a questa ipotesi. In caso contrario cerchiamo di reagire con gli strumenti parlamentari.
Di tutt’altro avviso il professore dell’Università “Guglielmo Marconi” di Roma Andrea Ungari, che a Sputnik Italia ha espresso un`opinione diametralmente opposta:
— Io ho visto il progetto e a me sembra molto interessante perché sono circa 2 mila metri quadrati in cui sono previsti un book-shop, un centro di documentazione, un archivio, una biblioteca e uno spazio dedicato sia alle mostre temporanee sia alla mostra permanente sul Fascismo”.
— Quindi, a Suo avviso, l’Italia oggi è pronta ad un opera del genere da punto di vista psicologico, tenendo presente che alcuni italiani non vogliono neanche sentir parlare dell’epoca di Mussolini?
Non vorrei che questo progetto nascondesse ragioni puramente economiche perché se uno va a fare un giro tutta quella zona dell’Emilia, troverà tantissime luoghi in cui si vende la paccottiglia di stampo fascista, il vino con l’etichetta con il volto di Mussolini, il busto, il calendario. Generalmente i musei moderni hanno il merchandising e hanno un aspetto commerciale. Cosa vuol dire fare un museo del Fascismo? Tutta questa paccottiglia verrà venduta o ci sarà solo un luogo di studio?”Alcuni storici sostengono questo progetto con tutta la forza e insistono che nel corso degli ultimi anni l’Italia è un paese abbastanza maturo per sapere cosa è successo in quel periodo e che è assolutamente inutile rimuoverlo dalla memoria.
Se tutto andrà come programmato dal governo Renzi, il museo del Fascismo a Predappio dovrebbe aprire i battenti nel 2019.