La Cia e lo scandalo Watergate memoria collettiva. È diventata più buona la Cia o peggiore il giornalismo?
I 70 anni della Cia, storica ‘ombra del potere’ o potere ombra degli Stati Uniti. Fu creata da Truman nel ’46, dopo l’OSS, l’Office of Strategic Services della seconda guerra mondiale, il precursore della Central Intelligence Agency. Leggende, trame, misfatti, fiction e realtà inimmaginabili
di Ennio Remondino
La Cia schedata
La Central Intelligence Agency, la famosa e/o famigerata Cia, l’agenzia di spionaggio per l’estero degli Stati Uniti, viene decisa nel 1946 dal presidente Truman. Succede all’OSS, l’Office of Strategic Services della seconda guerra mondiale. La Cia deve ottenere a analizzare informazioni su ‘governi stranieri, sulle società, sugli individui nell’interesse degli Stati Uniti’.
La Cia dispone anche di un apparato militare segreto, che durante la guerra fredda -e non soltanto- è stato responsabile di diverse campagne clandestine contro governi stranieri. La sede centrale si trova a Langley, in Virginia, vicino a Washington.
Watergate
Ombra del potere
In una interessante nota ANSA, Claudio Salvalaggio ci ricorda come sia stata considerata a lungo ‘L’ombra del potere Usa’. Oggi, a 70 anni, c’è chi sospetta possa essere diventata l’ombra de4l suo antico potere. Un compleanno da terza età, ma che la vede ‘ringiovanita’, rilanciata dalle nuove sfide del terrorismo e della guerra cibernetica.
Comunque sempre sulla ribalta della cronaca, nel bene e nel male: storicamente più nel male che nel bene, come confermano anche gli ultimi scandali di fine 2015: dalle presunte false informazioni ad Obama sull’Isis all’imbarazzante divulgazione da parte di Wikileaks di dati personali del suo potente capo, John Brennan, dopo l’hackeraggio del suo account di posta elettronica.
Fatti e misfatti
La lunga ‘lista nera’ dei misfatti e dei fallimenti dell’agenzia di intelligence. Colpi di Stato, dall’Iran a vari Paesi sudamericani, uccisioni e tentati omicidi di leader politici stranieri, spionaggio interno come quello del Watergate. L’agenzia di intelligence non si è risparmiata neppure uno scandalo rosa, ricorda Salvalaggio: quattro anni fa il suo direttore, il generale David Petraeus, si è dimesso a causa di una storia extraconiugale con l’autrice della sua biografia.
Così fu detto. Sulla vicenda l’ombra di inefficienza per la gestione della rivolta di Bengasi del 2012, quando fu ucciso l’ambasciatore americano Chris Stevens. Un episodio che ha creato difficoltà a Barack Obama e l’allora segretario di Stato Hillary Clinton.
Storia e leggende
Fu l’allora presidente statunitense Harry Truman a volere l’Agenzia nonostante la forte opposizione dei militari, del Dipartimento di Stato e dell’Fbi. Fu prima Cig, Central Intelligence Group, èer diventare Cia l’anno dopo con il National Security Act. La Cia si trasformò subito in una micidiale arma politico-militare nella ‘epoca d’oro’ della guerra fredda, quando il suo principale nemico fu il Kgb sovietico. Una delle sue missioni principali, in gran parte fallita, fu quella di contenere il comunismo in Europa dell’est sostenendo i gruppi anti comunisti, infiltrando e sabotando, soprattutto in Ucraina, Bielorussia e Polonia. La Cia ebbe più successo nei suoi sforzi di limitare l’influenza del comunismo in Francia e in Italia, soprattutto nelle elezioni italiane del 1948 (Vedi il reportage sull’ambasciatrice Luce), sino a sospetti sul caso Moro.
Anticomunismo a tutti i costi
Tra le numerose critiche rivolte alla Cia del dopoguerra e in gran parte confermate da documenti riservati statunitensi e britannici desecretati, vi è quella di aver aiutato, reclutato e perciò protetto esponenti nazifascisti di alto grado. Tra di loro il maggiore Karl Hass, condannato all’ergastolo con Priebke per l’Eccidio delle Fosse Ardeatine e coinvolto in diverse indagini sulla Strategia della tensione.
Famigerate le operazioni clandestine per ribaltare governi nemici o ‘pericolosi’ per gli Usa: nel 1953 in Iran fu deposto, insieme ai servizi segreti britannici, il governo democratico di Mosadeq. L’anno dopo toccò al presidente del Guatemala Guzman, che aveva toccato interessi dell’allora Segretario di stato Usa Foster Dulles, fratello di Allen Dulles, capo della Cia.
Le feroci dittature sudamericane
Tra i “gioielli di famiglia” -così li chiama Salvalaggio- anche l’attività cospirativa nei primi anni Settanta contro il presidente socialista cileno Salvatore Allende, deposto dal dittatore Augusto Pinochet. Negli anni Ottanta il sostegno ai Contras contro la giunta sandinista marxista, con l’amministrazione Reagan che violò il divieto del Congresso. Tra i fallimenti più imbarazzanti invece l’operazione per sbarcare alla Baia dei Porci a Cuba nel 1961. Dopo lo scandalo spionistico del Watergate nel 1972, che costrinse il presidente Richard Nixon a dimettersi, il Congresso tentò di limitare poteri ed eccessi dell’agenzia.
Il presidente cileno Allende
Dal Watergate a Snowden
Nuovi scandali sono emersi anche recentemente. Il ‘Cia-gate’ del 2003, con alcuni funzionari del governo di George Bush colpevoli di aver rivelato notizie sull’agente coperto Valerie Plame. Poi le ‘extraordinary rendition’ seguite all’11 settembre. Tra queste il rapimento dell’imam egiziano Abu Omar, avvenuto a Milano nel 2003 con la collaborazione dei servizi segreti italiani, il Sismi.
Nel 2013 la Cia è stata risparmiata dalla bufera dell’Nsa-gate scatenata dalle rivelazioni di Edward Snowden, ma il contractor della national secury agency era pur sempre un dipendente dell’agenzia di Langley.
Battuta finale: «Ora comunque la Cia spera che le prossime ‘soffiate’ riguardino solo le sue 70 candeline».
Noi maligni speriamo invece di no.
23 gennaio 2016