Cina ha chiesto oggi agli Stati Uniti di collaborare con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e di consentire immediatamente un’indagine nel suo territorio sul coronavirus SARS-CoV-2, causa della COVID-19.
Zhao Lijian, portavoce del Ministero degli Affari Esteri, ha invitato Washington a seguire l’esempio di Pechino e ad aprire le porte a un’inchiesta “completa, trasparente e basata su prove” per rispondere alle preoccupazioni internazionali sull’attuale pandemia e aiutare a prevenirne altre in futuro.
Ha deplorato l’insistenza degli Stati Uniti e di altre potenze nell’individuare Cina per l’ipotetica fuga del virus dal laboratorio di biosicurezza di Wuhan, sebbene lo studio dell’OMS all’inizio di quest’anno considerasse tale tesi altamente improbabile.
“Questo dimostra che non sono interessati ai fatti e alla verità, e non sono interessati a un’indagine seria, sostenuta dalla scienza. Il loro obiettivo è utilizzare la pandemia per mantenere la stigmatizzazione e la manipolazione politica”, ha affermato.
Il portavoce del ministero degli Esteri ha avvertito che questa posizione è controproducente e ostacolerà gli sforzi globali per superare la crisi sanitaria.
Ha anche chiesto agli Stati Uniti di spiegare cosa si nasconde dietro più di 200 incidenti nelle loro strutture scientifiche, incluso quella a Fort Detrick nel luglio del 2019, dopo aver sottolineato che il gigante asiatico è stato un esempio nel tracciare come è nato e si è evoluto il virus.
da Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi