Non sarà facile. Ma per questo abbiamo bisogno del sostegno di tutte e tutti.
Ebbene sì, lo facciamo: togliamo le slot. Tra poco più di un mese. Lo facciamo davvero non per noi, ma per chi con noi cammina tutti i giorni, per chi ha imparato a camminare, per chi vorrebbe camminare ma non può farlo. Lo facciamo con grande paura di non farcela, ma soprattutto con le mani pulite e la testa alta e la dignità di chi ha sempre avuto il coraggio di provarci. Perché questo, è il nostro tempo delle scelte.
#BastaSlot #SostieniRinascita
+++BASTA SLOT, SOSTIENI RINASCITA+++
Possiamo finalmente dirlo: dopo un lungo percorso, il 12 giugno prossimo il circolo Arci Rinascita sarà definitivamente liberato dalle slot machines!
Si tratta per noi di una tappa importante per rimuovere un grave problema che in molte occasioni ha fortemente pregiudicato il nostro obiettivo di promuovere all’interno dello spazio i principi della condivisione, della buona socialità e della cultura.
Alcune cifre ci restituiscono la dimensione del fenomeno. Nel 2016 in Italia slot, videolottery, Gratta e Vinci, lotterie e scommesse hanno incassato più di 96 miliardi di euro. L’inchiesta di Visual Lab sulla città di Pisa ha rivelato che nel 2017 sono stati giocati più di 134 milioni di euro, di questi più di 97 milioni (più del 70%) sono stati spesi in apparecchi VLT e AWP, cioè in slot, per una spesa di 1489€ pro-capite. Sempre più studi dimostrano come il gioco d’azzardo legale, un business che vale il 4% del Pil nazionale, abbia costi sociali devastanti. Il gioco d’azzardo patologico diventa una prigione che interviene negativamente sui rapporti di affetto, sulla socialità, sul bilancio familiare. Peraltro, le slot machines rappresentano uno dei settori dell’economia legale più esposti al riciclaggio di denaro e all’infiltrazione mafiosa. Agiscono, inoltre, come una vera e propria tassa regressiva: lo Stato incassa facilmente introiti fiscali spesso provenienti da famiglie in difficoltà le cui condizioni economiche vengono ulteriormente aggravate.
Negli ultimi vent’ anni, fin troppi spazi sociali delle reti dell’associazionismo (a partire proprio dai circoli ARCI) hanno fatto ricorso, in un contesto di crisi della frequentazione e della vocazione ricreativa di tali luoghi, alle slot machines come fonte di entrate certa. Purtroppo, i tentativi di invertire questa rotta si scontrano con gravi difficoltà di bilancio e con la mancanza di politiche pubbliche di sostegno, come incentivi fiscali (ad esempio sulla Tari) o agevolazioni che facilitino la promozione di forme diverse di socialità (finanziamenti diretti, facilitazioni per l’affitto del suolo pubblico). A questo proposito il nostro percorso intende contribuire a rilanciare una campagna per richiedere sul territorio l’adozione di accorgimenti, alcuni già realtà in diversi Comuni italiani, che permetterebbero a chi ha il coraggio di fare scelte come questa di sentirsi meno solo.
Per quanto ci riguarda, la decisione di dire #BastaSlot non ha solo un rilevante impatto negativo sulle entrate, ma rappresenta una sfida cruciale per restituire uno spazio del circolo alla condivisione e alla produzione culturale e politica. Non si tratta di rimuovere le slot lasciando vuoti, ma di riempire gli spazi di nuovi progetti sociali. Da questo punto di vista, il percorso si lega alla promozione del vasto patrimonio librario posseduto dal circolo, rendendo pienamente consultabile e fruibile, nei locali a lungo occupati dalle slot, la biblioteca popolare che ha preso corpo in questi anni. Il gioco d’azzardo patologico si sconfigge in primo luogo con la promozione della cultura, dello stare insieme nei nostri appuntamenti musicali e ricreativi, della solidarietà e dell’integrazione a partire da progetti che vanno oltre le mura del circolo, come quello della squadra di calcetto F.C. Rinascita popolare e la collaborazione con UPEC e Controluce per le attività di messa alla prova.
La fattibilità di questi progetti passa anche dal sostegno di chi ci ha conosciuto in questi anni e ha creduto nella nostra idea di rilancio delle attività sociali, delle pratiche mutualistiche e della riqualificazione degli spazi. Per questo abbiamo deciso di mettere in campo nuovi canali per supportare la Rinascita, lanciando una campagna di crowdfunding finalizzata a dotare il circolo di un ulteriore spazio esterno e di una comfort zone nella chiostra interna.
Noi abbiamo deciso che l’unico azzardo a cui vogliamo giocare è quello di avere uno spazio libero dal gioco d’azzardo, per questo vi chiediamo di sostenerci e percorrere insieme questa strada dicendo: BASTA SLOT!
Fatti una foto con un cartello con gli hastag #BastaSlot e #SostieniRinascita, a supporto della nostra sfida, e taggaci!
Tratto da: https://www.facebook.com/marianna.nardi.3/posts/10218233492938122