Questi risultati rappresentano una battuta d’arresto per la Commissione Europea (CE), alla ricerca dell’ingresso del piccolo paese baltico nella zona euro dal 2014. La coalizione Saskaas Centrs si è schierata contro questa integrazione. In realtà la Lettonia ha già respinto attraverso un referendum avvenuto un decennio fa, l’entrata nell’euro.
Il risultato di Saskaas è stato eccellente, ottenendo il 23 per cento dei voti a Daugavpils, la seconda città più grande della Lettonia e il 48 per cento a Rezekne.
La scorsa settimana, Burkhard Balz, Membro del Parlamento Europeo di visita a Riga, ha riconosciuto che, anche se gli piacerebbe che la Lettonia entrasse nell’area dell’euro, nota un basso livello di sostegno tra i lettoni verso questa scelta.
Una coalizione anti-Euro e anti-NATO
A settembre 2011, dispacci diplomatici dell’ambasciata degli Stati Uniti a Riga trapelati dall’organizzazione Wikileaks, mostravano la preoccupazione di Washington per il crescente sostegno popolare alla coalizione Saskaas Centrs, nota per la sua posizione contro l’Euro e la NATO. In uno dei dispacci inviati dall’ambasciata statunitense a Riga, si avvertiva della “minaccia” che avrebbe potuto provocare alla sicurezza, agli affari esteri e all’economia il fatto che questa coalizione giungesse al potere .
Saskaas Centrs nasce nel 2005 ed è composta dal Partito Socialdemocratico e il Partito Socialista di Lettonia, di ideologia comunista, ma che è costretto a adottare questo nome a causa di una Legge che proibisce termini e simbologia comunista. Fin dalla sua istituzione, l’alleanza ha progressivamente aumentato il numero di voti fino al successo delle ultime comunali.
Traduzione per Resistenze.org
10/06/2013