di Ernesto Carmona
Il giornalista e documentarista italiano indipendente Bruno Federico è stato vittima di un attentato il 3 dicembre a Pitalito, a un’ora dal centro del municipio di Curumaní, nel dipartimento di Cesar, nel nord della Colombia.
Il Sindacato Nazionale dei Lavoratori del Sistema Agricolo e Alimentare (SINALTRAINAL) e l’Agencia Prensa Rural hanno denunciato il fatto.
Bruno Federico registrava interviste a una comunità contadina che reclama terre, in conflitto con il latifondista Juan Manuel Fernández.
L’attentato è stato perpetrato da due uomini armati, apparentemente dipendenti di Fernández, che lo hanno minacciato insistendo d’andarsene da quel luogo.
Gi aggressori hanno sparato prima contro il veicolo del giornalista e poi contro Bruno Federico, che lavorava con la sua telecamera, ed infine hanno sparato contro la comunità. Non ci sono stati feriti e gli aggressori identificati senza dubbi, sono fuggiti.
Bruno Federico vive in Colombia da più di dieci anni ed ha realizzato molti documentari tra i quali ‘”Apuntando al corazón” e “El Gigante”.
È giornalista freelance ed è accreditato presso l’Associazione della Stampa Internazionale della Colombia – APIC.
La Fondazione per la Libertà della Stampa, (FLIP-Colombia), ha informato che esistono immagini degli aggressori e che sono stati raccolti i bossoli sparati.
Le organizzazioni esigono che la Procura inizi un’investigazione dettagliata e giudichi i responsabili.
La Direzione Nazionale del Sinaltrainal ha sollecitato dallo Stato colombiano che, oltre a fare investigazioni precise sull’attentato e condannare i responsabili, si garantiscano la sicurezza personale e la vita del giornalista italiano, Bruno Federico.
(UPEC/Traduzione Granma Int.)
L’Avana. 9 Dicembre 2013