Colombia: si scava per conoscere la verità – Photo Telesur
Oggi, mercoledì 12 agosto, sono iniziati gli scavi nella discarica la Escombrera, ubicata nella Comuna 13 di Medellín, a nordovest del paese, per far conoscere la verità sulla relazione del governo dell’ex presidente, Álvaro Uribe Velez e la sua presunta relazione con gruppi paramilitari
Autore: TELESUR
Uribe è accusato di dirigere una politica nota come “Stato d’Eccezione”, che ha permetteva l’assassinio di qualsiasi cittadino senza processo, e che gli aggiudica inoltre la responsabilità di molti crimini: tra 90 e 300 aprossimatamente.
Si spera inoltre di chiarire gli omicidi avvenuti durate la detta “Operazione Oriente” nell’ ottobre del 2002, che apparentemente contò con la partecipazione della Polizia Nazionale della Colombia, la Forza Aerea e gruppi paramilitari con il presunto proposito di sterminare le milizie della zona. I familiari delle vittime hanno denunciato che questo fatto provocò vittime innocenti oltre a migliaia di sfollati.
Quella operazione forma parte delle denunce fatte dall’Esercito nel paese, nel 2008 e il principale responsabile segnalato è l’ex presidente, che può aver abusato della forza militare per eliminare persone che non avevano nulla a che vedere con i gruppi armati, e questo oggi si conosce come “Falsi Positivi”.
Il corrispondente di TeleSUR, Vladimir Carrillo ha informato nel programma Agenda Aperta, che il processo di scavo che viene chiamato “La Escombrera” durerà circa cinque mesi per la grande quantità di macerie e rifiuti gettati nel luogo, fatto denunciato dai familiari degli scomparsi che hanno reclamato dall’attuale governo di fermare l’apporto di spazzatura nella zona, per facilitare le ricerche.
LE MINACCE COSTANTI
I familiari delle vittime ricevono minacce costanti dai gruppi di irregolari che mantengono il controllo di “La Escombrera” ed inoltre il Consigliere per la Convivenza, la Riconciliazione e la Vita del municipio di Medellín, Jorge Mejía Martínez, ha denunciato che ci sono bande di delinquenti che vogliono interrompere i lavori d’esumazione.
La leader dell’organizzazione “Mujeres Caminando por la Verdad”, citata da Radio Caracol, ha detto che: “Avevamo gia chiesto alla Procura di sviluppare un piano di sicurezza per le vittime, per gli operai, le organizzazioni dei diritti umanai e i funzionari.
In accordo con i dati ufficiali, nella Comuna 13 esistono 30 bande criminali che potrebbero promuovere azioni per ostruire le esumazioni, con il fine di mantenere il dominio nel luogo per continuare a commettere i loro delitti.
“Un totale di 20 professionisti si dedicherà a realizzare le identificazioni ed altri si occupano della custodia delle prove che si possono incontrare, perchè logicamente questo è un intervento che ha fini giudiziari”, ha riportato la Carrillo.
La rimozione dei rifiuti si realizza in coordinamento con la Procura, il municipio di Medellín, il Museo Casa della Memoria e l’Unità per l’Attenzione e la Riparazione alle Vittime, lasciando che i familiari siano testimoni nei lavori di ricerca, grazie a questo accordo stabilito con il governo colombiano. (TeleSur / Traduzione GM – Granma Int.)
12 agosto 2015