#Bolivia A poche ore dal colpo di stato avvenuto nel paese, la polizia, una delle principali responsabili dei fatti con il suo ammutinamento al governo, continua a lasciare mano libera alle bande parafasciste che scorazzano nelle città.
Dopo aver permesso l’incendio della casa della sorella del presidente, l’assalto con dinamite e la “conquista” della Ambasciata venezuelana, il rapimento di ministri e senatori socialisti, che per paura di danni alle famiglie si sono dimessi, è stata la volta della abitazione del presidente Evo Morales, lasciata senza protezione ed in balia dei “manifestanti per la democrazia” come si autoproclamano gli uomini di Camacho.
Nel frattempo decine politici e capi di governo mondiali hanno denunciato il colpo di stato avvenuto poche ore fa offrendo solidarietà ad Evo Morales.
Tra di loro il presidente cubano Diaz-Canel, il venezuelano Maduro, il neo presidente argentino Fernandez e la vice presidente Kirchner, il presidente nicaraguense Ortega, il presidente messicano Obrador, oltre al colombiano Petro, l’inglese Corbyn ed altri.
Gioiscono invece su twitter i brasiliani Bolsonaro padre e figlio Eduardo.
https://twitter.com/ActualidadRT/status/1193703945883049987…
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