Richiesta di pubblicazione.
Lo staff di iskrae
Buongiorno.
A nome e per conto del Comitato contro la Nuova Normalità della Guerra di Livorno trasmetto quanto segue.
Quello in allegato è un invito alla mobilitazione.
Il Comitato contro la Nuova Normalità della Guerra di Livorno ritiene quando accade di estrema importanza.
Per questo saremmo lieti di ricevere un riscontro da parte di tutti, qualsiasi sia la vostra valutazione.
Il nostro scopo è la promozione di una manifestazione unitaria davanti al cantiere.
Restando in attesa delle vostre valutazioni, i migliori saluti.
Franco Busoni
COMUNICATO COMITATO CONTRO LA NUOVA NORMALITA’ DELLA GUERRA In quell’occasione abbiamo ipotizzato che l’unico reale interesse che ha mosso i più alti rappresentanti civili e militari Usa a visitare la nostra città e le nostre istituzioni per ben 3 volte in meno di un anno, era quello legato ai lavori per aumentare la capacità di trasporto di armi, munizioni e materiale bellico da e per il nostro porto e la base di Camp Darby, sfruttando la rete ferroviaria e il canale dei Navicelli, Nessuno ha voluto pubblicare anche solo un estratto del nostro precedente comunicato, nessuno si è degnato di rispondere anche solo per negare quanto affermavamo, fedeli alla prassi che ciò che non trova spazio nei mezzi di comunicazione semplicemente non esiste. Eppure oggi l’evidenza dei fatti ci costringe a ribadire, stavolta con assoluta certezza, che quell’incontro era sì “clandestino” e che il motivo da noi ipotizzato era corretto. Grazie alle verifiche da noi svolte, infatti, abbiamo potuto constatare che con l’inizio della fase due del lockdown si è aperto il primo dei due cantieri previsti per quei lavori esterni alla recinzione con filo spinato della base, quello in riva sinistra del Canale dei Navicelli, per la costruzione del ponte girevole su cui dovranno passare i nuovi binari ferroviari, dalla stazione di Tombolo all’Area stoccaggio Munizioni con i suoi 125 bunker. Si conferma quanto noi sappiamo da tempo: Camp Darby è il più grande e più importante deposito di armi e munizioni degli Stati Uniti nel mondo, punto nevralgico della logistica di guerra che da ormai 30 anni serve tutte le avventure imperialiste del nostro alleato, in medioriente, nel nordafrica, in Asia e in ogni luogo della terra decidano di affermare la propria supremazia a discapito dei popoli che vi abitano, il nostro incluso. L’assoluto silenzio che circonda questi fatti, dimostra che le nostre istituzioni pur consapevoli di quanto accade, non hanno alcun interesse a informare i propri cittadini e riteniamo pertanto superfluo appellarci ad esse perché esprimano il proprio sdegno e ribadiscano l’assoluta inconciliabilità tra gli interessi del nostro territorio e i suoi cittadini che esigono pane, pace e lavoro in ossequio al nostro Ci appelliamo dunque direttamente ai cittadini, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni, ai partiti che hanno a cuore questi valori perché insieme possiamo manifestare il nostro totale rifiuto di quanto accade, per riaffermare che la sovranità appartiene al popolo, che in nessun modo vogliamo che sia usurpata da chi ha deciso senza interpellarci che la nostra terra debba fungere da retrovia delle guerre che insanguinano mezzo mondo per conto degli Stati Uniti. Il Comitato Contro la Nuova Normalità della Guerra, non ha alcun interesse particolare se non quello che da anni denuncia: la fine dell’occupazione militare del nostro territorio da parte di chi lo utilizza per i suoi scopi bellici. Fedeli a questo principio, siamo aperti alla collaborazione con tutti coloro che condividono i principi che muovono la nostra lotta. Organizzarci, adesso, è indispensabile. Solo uniti vinceremo. Livorno, 5 luglio 2020 |