Firenze, 14 gennaio 2016
Il CNGNN ritiene che manifestare in Europa, il 21 gennaio, contro il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump significa di fatto dare una mano all’amministrazione Obama che ha trasformato l’Europa in prima linea del confronto, anche nucleare, della Nato contro la Russia.
Trump viene accusato di aver usurpato il posto destinato a Hillary Clinton, grazie a una operazione ordinata dal presidente russo Putin. Le «prove» sono fornite dalla Cia, la più esperta in materia di infiltrazioni e colpi di stato.
Gli strateghi neocon, artefici della campagna, cercano in tal modo di impedire un possibile cambio di rotta nelle relazioni degli Stati uniti con la Russia, che l’amministrazione Obama ha riportato a livello di guerra fredda.
L’allentamento della tensione con la Russia viene temuto anzitutto dai vertici Nato, cresciuti d’importanza con la nuova guerra fredda, e dai gruppi di potere dei paesi dell’Est – in particolare Polonia, Ucraina e paesi baltici – che puntano sull’ostilità alla Russia per avere un crescente appoggio militare ed economico da parte della Nato e della Ue.
Lo conferma il fatto che, su decisione dell’amministrazione Obama, è arrivata in Polonia il 12 gennaio la brigata corazzata statunitense che potenzia lo schieramento di forze Nato sotto comando Usa, comprese quelle italiane, nell’Europa orientale in una sempre più pericolosa escalation militare contro la Russia.
In tale quadro, le manifestazioni anti-Trump del 21 gennaio divengono di fatto funzionali a questa strategia di guerra.
Dobbiamo invece mobilitarci ancor più per liberare i nostri paesi dalla sudditanza verso gli Stati uniti, indipendentemente da chi ne sia presidente; per uscire dalla Nato, per rimuovere le armi nucleari Usa dai nostri territori nazionali.
17 January 2017