L’attuale governo è solo l’ultimo in ordine di apparizione a fare un uso dell’inglese tanto ampio quanto inappropriato. Il governo Renzi infiocchetta con parole inglesi ogni nuova legge fregatura, inventando forme che nessuno si sognerebbe di utilizzare al di là della Manica – come il Jobs Act – oppure coprendo con la lingua dell’imperialismo Usa concetti che si possono esprimere molto meglio in italiano, sia per la ricchezza del nostro vocabolario che per le maggiori sfumature che la nostra cultura umanistica e il nostro diritto permettono.
Così ci propina la stepchild adoption, dove stepchild è il figliastro, e “adozione incrociata” sarebbe molto più comprensibile e più qualificante. Ci condisce con il financing project lavori pubblici fatti eseguire da privati, con i profitti per i privati, ma le spese pagate dalla collettività.
Veri furti, come la costruzione delle scuole pubbliche in leasing, dove chi paga è il pubblico, ma alla fine la proprietà della scuola è privata.
Insomma l’inglese, lingua che va benissimo per farsi capire in tutto il mondo, in Italia è usata come arma di confusione di massa. Un po’ come in Inghilterra quando non si vuol far capire niente ai cittadini, si usa il latino.
Lo staff di iskrae.eu