Nel rispetto della sovranità
Waldo Mendiluza
Cuba ha diffuso nelle Nazioni Unite una soluzione politica per il conflitto in Siria, che preservi la sovranità di questo paese arabo, la sua indipendenza e l’integrità territoriale.
“Secondo Cuba la soluzione alla crisi interna si deve materializzare con il rispetto dell’autodeterminazione e senza ingerenze straniere di alcun tipo”, ha detto il rappresentante permanente alterno di Cuba, Oscar León, che si è opposto in un foro nel Consiglio di Sicurezza per analizzare la situazione in Medio Oriente, alle posizioni che promuovono un cambio di regime nella nazione araba, dove da più di due anni si combattono le forze governative e i detti ribelli, armati e finanziati dall’estero.
León ha anche respinto un intervento militare come soluzione del conflitto, e l’uso della forza contro la Siria con il pretesto della protezione delle vite umane.
Per Cuba il Consiglio di Sicurezza deve agire in sintonia con le missioni e questo implica fomentare la pace e non la violenza, così come deve evitare problemi di destabilizzazione.
Intervenendo nel dibattito, León ha criticato coloro che finanziano, addestrano e armano gruppi irregolari, includendo l’uso di mercenari che seminano solo distruzione e moltiplicano i morti, ed ha condannato la complicità dei grandi mezzi di diffusione abituati a distorcere la realtà e a non rispondere per le conseguenze delle loro azioni.
A proposito delle armi chimiche in Siria, il rappresentante cubano ha respinto qualsiasi utilizzo di questi ordigni ed ha salutato l’adesione di Damasco alla Convenzione che ne proibisce lo sviluppo, la produzione e accaparramento e l’uso.
Cuba ha anche reiterato nel Consiglio di Sicurezza il suo appoggio alla creazione di una zona libera dalle armi nucleari e di distruzione in massa nel Medio Oriente, iniziativa che ha visto in Israele il principale ostacolo
(Traduzione Granma Int.)
L’Avana. 24 Ottobre2013