Mario Molina, funzionario politico della OSPAAL, ha iniziato la conferenza*Femminismo nella Giornata Continentale per la Democrazia e Contro il Neoliberalismo*, nella sede della OSPAAL, a L’Avana. Photo: Yander Zamora
La piazza Ignacio Agramonte dell’Università de L’Avana sarà la sede cubana, venerdì 4, della Giornata, sarà lo spazio per le dichiarazioni a favore dell’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba e della restituzione del territorio occupato dall’illegale base navale di Guantánamo.
Autore: Gabriela Avila Gomez
La piazza Ignacio Agramonte dell’Università de L’Avana sarà la sede cubana, venerdì 4, della Giornata Continentale per la Democrazia e contro il Neoliberalismo, dedicata alla difesa della sovranità e dell’autodeterminazione dei popoli latinoamericani e dei Caraibi.
In una conferenza stampa i rappresentanti di varie organizzazioni dell’Isola che formano il Capitolo Cubano dell’Articolazione dei Movimenti Sociali nell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America – Trattato del Commercio dei Popoli, hanno anticipato quello che si realizzerà nel territorio nazionale come nel resto del continente.
Yanilka Lugo, coordinatrice della solidarietà del Centro Martin Luther King ha affermato che l’evento risponde alla necessità di unire le lotte continentali per affrontare le multinazionali e gli accordi di libero commercio che tanto danneggiano Nuestra America.
Mario Molina, funzionario politico dell’Organizzazione di Solidarietà dei Popoli di Africa, Asia e America Latina (Ospaaal), ha segnalato che uno dei punti principali della giornata sarà la difesa della sovranità nazionale e la lotta contro l’l’imperialismo.
Molina ha comunicato che il 4 novembre in Cile, Colombia, Brasile e Uruguay sono stati annunciati scioperi nazionali e mobilitazioni.
Aníbal Barredo, membro della Segreteria Nazionale della Federazione Studentesca Universitaria (FEU), ha riferito che questa è una piattaforma in cui la gioventù si sommerà nuovamente alla lotta del popolo cubano, stavolta in difesa della sovranità nazionale e contro il neoliberalismo.
Durante la giornata di venerdì si ascolteranno dichiarazioni a favore dell’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba dagli Stati Uniti e per la restituzione del territorio occupato dall’illegale base navale di Guantánamo. ( Traduzione GM – Granma Int.)
2 novembre 2016