Sì, proprio così, alcune persone sembrano perbene ma, a ben vedere, si scopre l’altra faccia, come sono realmente: lupi travestiti da agnelli.
Nel campione preso ad esempio sotto vediamo un bramoso orco che sprizza odio dai pori contro tutto e tutti scaricando le proprie frustrazioni contro il mondo intero.
Citando un ottimo libro per bambini, di Maria Enrica Agostinelli, Sembra questo sembra quello…“, potremmo dire che questi campionari di persone che troviamo, quotidianamente, sulle nostre strade, hanno l’aspetto di persone perbene mentre, invece, sono molto diverse nella realtà, spargono germi d’odio a destra e a manca con l’intento di diventare insostituibili per gli altri. Persone che saltellano come grilli da una parte all’altra nella perenne ricerca di malcontenti a cui offrire un megafono, persone camaleonti che sanno cambiare veste in un battito di ciglia, ma non per risolvere il disagio, bensì, per amplificarlo a proprio vantaggio lasciando la platea spaesata, quasi incredula.
Come non dare ragione al neuropsichiatra Vittorino Andreoli quando sostiene che:
“Alla coerenza, per esempio, oggi considerata un segno di scarsa capacità di adattamento alla società. Nel nostro Paese c’è chi sta esaltando il valore dell’incoerenza. Ancora, da quanto tempo non si sente più usare la parola “ladro”, che è uno che si adatta? Ormai c’è una perdita di ragione generalizzata, una prevalenza di istinti e pulsioni non più inibiti. Mi piace una donna? La pulsione da soddisfare è possederla. Mi piace un telefonino che non posso acquistare? Lo rubo. Non è un caso che per avere successo bisogna essere idioti. Per non dire del potere.“
MOWA