Lunedì 28 settembre, il consiglio comunale di Dalmine discuterà (e con ogni probabilità approverà) una proposta irricevibile, a seguito della quale si potranno chiedere in concessione suolo pubblico, spazi e sale di proprietà del Comune solo dopo aver firmato una dichiarazione «di condanna di tutti i regimi e di tutte le ideologie ispirate al nazismo, al fascismo e al comunismo nonché ai radicalismi religiosi» (leggi articolo su Bergamonews)
È evidente il richiamo alla risoluzione UE che, l’anno scorso, equiparò il comunismo al nazismo, cancellando intere pagine della storia d’Europa, a partire dalla Resistenza e da momenti fortemente simbolici come la battaglia di Stalingrado e la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz.
Condividiamo la dichiarazione dell’ANPI di Bergamo, che esprime profonda preoccupazione per la mozione, ricordando che «il comunismo è una teoria politica, un orizzonte a cui tendere e lo è stato per masse popolari distribuite in tutto il mondo, le quali con le loro lotte hanno spesso conquistato – al di là e oltre le degenerazioni dei regimi politici – libertà le cui eredità sono state assorbite dalle democrazie più avanzate». L’ANPI richiama giustamente il valore storico della Resistenza, il rispetto dei nostri partigiani e delle nostre partigiane, nonché delle lotte sindacali scritte, proprio nel Comune di Dalmine, ai cancelli della storica acciaieria (oggi Tenaris).
Per questo aderiamo al presidio lanciato da Rifondazione Comunista di Bergamo con invito a tutte le forze democratiche e antifasciste, che di terrà lunedì 28 settembre alle 17.30 davanti al comune di Dalmine (piazza della Libertà 1), in contemporanea alla discussione della mozione.
Invitiamo i nostri compagni e compagne a partecipare e a diffondere nei posti di lavoro, perché, aldilà delle degenerazioni storiche, il comunismo non è un crimine e la libertà di esprimere le proprie idee verso un mondo più giusto, più libero e più uguale, a favore dei lavoratori, delle lavoratrici e delle classi popolari è stato il presupposto della democrazia e della stessa lotta sindacale nel nostro paese.
Ci auguriamo e ci aspettiamo che la Cgil e la Fiom territoriale facciano altrettanto.
Vi aspettiamo lunedì, lo dobbiamo anche ai nostri partigiani e alle nostre partigiane e ai tanti/e nostri compagni che, ispirandosi al comunismo, hanno animato le lotte sindacali di Dalmine e della sua acciaieria.
#RiconquistiamoTutto Bergamo
In foto, partigiani a Dalmine nei giorni della Liberazione