Ieri la prima votazione in Commissione. Il senatore: “Il governo fa tutto ciò che serve per accelerare il processo di decadimento dello Stato”
“È surreale e inquietante che si debba discutere di una proposta di legge che vuole abrogare il reato di abuso d’ufficio, ridimensionare il reato di traffico influenza, diminuire in modi obliqui e occulti i poteri di indagine della magistratura sui reati dei colletti bianchi, mentre nel Paese si va consolidando la consapevolezza che la politica è divenuta la cinghia di trasmissione di interessi di potentati economici, di grandi e piccole lobby affaristiche, di comitati di affari, di cricche“. Così il senatore M5S, Roberto Scarpinato intervenendo in commissione Giustizia al Senato nel corso dell’esame del Ddl Nordio. Nella prima votazione è passata l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio. A favore hanno votato il centrodestra ma anche Italia Viva. Contro l’emendamento – inserito nel Ddl – hanno votato le altre opposizioni cioè Pd, M5s e Verdi-Sinistra. “In un quadro di malaffare sempre più diffuso, il governo Meloni fa esattamente tutto ciò che serve per accelerare questo processo di decadimento dello Stato e per facilitare la predazione del denaro e delle risorse pubbliche da parte dei comitati di malaffare – aveva aggiunto Scarpinato – Con il ddl Nordio normalizza l’abuso di potere, cioè lo sviamento del potere pubblico per finalità private, e normalizza il conflitto di interessi, perché grazie all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio non costituirà reato neppure la violazione dell’obbligo di astenersi in presenza di un interesse privato in conflitto con l’interesse pubblico“.
10 gennaio 2024