Delle prime luci del giorno l’annuncio su facebook di Luigi De Magistris [1], fino a domenica portavoce del movimento da lui fondato assieme a Maurizio Acerbo (Rifondazione) e Giuliano Granato (Potere al Popolo): « non più rinviabili ragioni di natura professionale e personale, su cui si sono aggiunte riflessioni anche politiche, non mi rendono più possibile ricoprire l’incarico di portavoce di Unione Popolare ».
Il Corriere della Sera aggiunge dettagli alla notizia choc [2]: « Non mi candido alle Europee. Ho avuto una proposta seria da Santoro, la Lista per la pace è un’operazione onesta e pulita ma non sono disponibile a candidarmi. Ora voglio concentrarmi su Napoli e sul Mezzogiorno ». « … Tradotto vuol dire che sta già pensando ad una sua ricandidatura a sindaco. Passati cinque anni lo può fare », commenta il giornalista.
La sua rinuncia improvvisa suonerebbe però anche come “campana a morto” per il progetto di Michele Santoro.
« L’ex mastino della tv Michele Santoro è pronto a gettare la spugna. L’avventura politica del cronista rosso sembra essere già al capolinea. Abbassati i riflettori della conferenza stampa, Santoro deve fare i conti con norme, contenziosi, firme e una raffica di rinunce », scriveva infatti già venerdì Il Giornale [1] spiegando pure come « a far da cornice, all’annunciato flop di Santoro, la fuga dell’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che in un primo momento aveva appoggiato l’operazione. Un altro addio al progetto di Santoro sarebbe quello di Tomaso Montanari, corteggiato dalle sirene grilline. Il colpo duro è il no di Mimmo Lucano: l’ex sindaco di Riace accetta, invece, l’offerta avanzata da Bonelli e Fratoianni ».
L’unico a crederci ancora è Maurizio Acerbo. In un partito, Rifondazione Comunista, oramai spaccato in due tra lui e Paolo Ferrero, domenica 3 marzo s’è svolto il CPN (Comitato Politico Nazionale) che, con 85 voti a favore, 22 contrari, 53 non partecipanti al voto e 2 astensioni, ha approvato un documento dove « si impegna il segretario e la segreteria a proseguire unitariamente il percorso di adesione e partecipazione del nostro partito alla lista per la pace Pace, Terra, Dignità proposta dall’appello La Valle – Santoro per le prossime elezioni europee, e alla predisposizione della nostra presenza nelle liste, … impegna la segreteria e tutte le strutture territoriali alla massima mobilitazione sulla raccolta delle firme per la presentazione in tutte le circoscrizioni » [4].
Da considerare che liste e firme ( 150.000, 3.000 minimo per ogni regione ) si devono presentare entro il prossimo 2 aprile e ancora non ci sono né liste e né banchetti per la raccolta firme.
Contemporaneamente Acerbo « auspica che tutte le altre componenti di Unione Popolare partecipino alla lista ». Il riferimento è a Potere al Popolo che, da tempo ormai invece, ha dichiarato di non essere interessata ad un progetto che non sia la presentazione della lista di Unione Popolare.
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Fonti e Note:
[1] Facebook, 4 marzo 2024, profilo di Luigi De Magistris.
[2] Corriere della Sera – Edizione Napoli, 4 marzo 2024, “L’annuncio di Luigi de Magistris: «Lascio Unione popolare e non mi candido alle Europee con Santoro»”.
[3] Il Giornale, 1 marzo 2024, Pasquale Napolitano, “Santoro senza firme rischia lo stop ai box. E Lucano tradisce i dem”.
[4] Rifondazione, 4 marzo 2024, “Avanti con la lista per la pace, documento approvato al Cpn del 3 marzo”.