di MOWA
Negli articoli usciti precedentemente su questo blog (*) venivano indicate alcune presenze strane ed inquietanti nella CGIL. Questo perché queste persone hanno raggiunto posti significativi nel più grande sindacato italiano. Molti di loro facenti parte della lista del Collegio dei Delegati della Società Umanitaria (Rosati Onorio, Gorla Graziano e Oggiano Marzia) sono stati tutti o sono tuttora persone che rivestono ruoli importanti nella Funzione Pubblica CGIL della città ambrosiana, uno dei settori più nevralgici e vitali per la collettività.
Vitale perché, quando si parla di funzione pubblica, vuol dire coinvolgimento di tutto il tessuto che rappresenta la società nel suo insieme da quello attivo a quello passivo; vuol dire dare la possibilità alle società private, partecipate o pubbliche di realizzare interventi che vanno dal rifacimento delle strade sino alla costruzione/ristrutturazione di edifici, all’acquisto di materiale sanitario, alla designazione di chi dovrà ed in che quantità lavorare nei nosocomi (pubblici e/o privati), all’assegnazione delle licenze commerciali sino al controllo delle stesse, alla certificazione anagrafica delle persone sino alla verifica fiscale e così via.
La funzione pubblica è o dovrebbe essere il sistema di regolazione delle attività della “società” nel suo complesso e della soluzione delle realtà disagiate (carceri comprese), dunque un segmento capitale del paese.
Avere, quindi, un buon contraltare nel sindacato vorrebbe dire avere monitoraggi continui sull’operato degli amministratori pubblici con conseguente verifiche degli investimenti sostenuti nell’interesse della collettività.
Tanto è nevralgica la funzione pubblica che a Palermo l’8 settembre 2010 la FP-CGIL chiese di cacciare la massoneria dalla sanità perché quest’ultima avrebbe potuto influenzare le scelte in quel settore.
Riproponiamo, dunque, alla CGIL le stesse domande poste in quello stesso documento ma che, in questo caso, valgono per le “presenze” al suo interno: il sindacato “Ritiene compatibile l’appartenenza alla massoneria con incarichi di responsabilità?”
La scelta dell’espulsione dal sindacato non è poi così trascendentale per l’organizzazione visto i precedenti già verificatesi in CGIL che hanno visto cacciare persone ben “più illustri” di costoro come ad esempio il Segretario Nazionale scuola Gianni Puglisi.
La CGIL è sopravvissuta benissimo, forse meglio e sicuramente più libera.
Secondo lo Statuto non è giustificabile sostenere che il Collegio dei Delegati della Società Umanitaria sia un organismo non segreto in quanto conosciuto dall’opinione pubblica, sono le decisioni assunte in quegli ambiti che sono sconosciute e pertanto segrete.
Chiedete che vi vengano consegnati i “veri verbali” delle loro riunioni, scoprirete, così, il significato di segretezza ed il motivo di quell’articolo 3 dello Statuto della CGIL che li bandisce!
Avere assunto la carica di segretario non rende il soggetto “puro e scevro da errori” perché altrimenti casi del genere non sarebbero mai successi!
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da:
http://iskra.myblog.it/2011/07/27/dens-dolens-22-dirigenti-cgil-e-massoneria/