di MOWA
Oggi la grande occasione per la CGIL sarebbe quella di “ripulirsi” da soggetti che non amano sentirsi contraddire e abituati a comandare più che ad ascoltare.
Sarebbe un’opportunità, per quest’importante organizzazione, seguire i dettami del suo Statuto più che le voci sparse, ad arte, per creare ulteriore nebbia nei confronti dei propri iscritti e di tutti i lavoratori. Nebbia sollevata da diversi dirigenti sindacali per inficiare la bontà di chi cerca di fare “pulizia” di persone compromesse con il potere,“affiliate” a società come l’Umanitaria che di massoborghesia è portatrice.
Tanto sono diventati forti e spregiudicati questi dirigenti che possono permettersi il lusso di evitare di andare sotto “processo” dai probiviri perché questi sono diventati la prosecuzione della loro politica di compromessi e di ricatti (“tu mi tuteli ed io t’assicuro, la tua posizione non verrà toccata, anzi…”), un meccanismo che è stato mutuato dalla peggiore “italietta”.
Hanno saputo seminare tanto bene questo malaffare che hanno portato all’interno del sindacato la cultura della mors tua vita mea che ha sortito morti politiche e fratricide. Hanno insegnato ai lavoratori, invece dell’innalzamento morale dei valori, ad imbrogliare durante i congressi (abbassando la guardia di controllo anziché promuoverla), tanto che nell’ultimo, alcuni dirigenti nazionali, che erano su altre posizioni, furono costretti a redigere un memorandum per i propri relatori e simpatizzanti affinché scongiurassero i brogli, invitandoli, quindi, a controllare i seggi e dovettero, addirittura, arrivare a spedire una lettera minacciosa agli organi congressuali preposti dove dicevano che si sarebbero autosospesi se non si fosse posto rimedio a questa situazione e date garanzie di trasparenza. http://www.rete28aprile.it/index.php?option=com_content&view=article&id=990:27012010-i-rappresentanti-della-mozione-2-si-autosospendono-nella-commissione-di-garanzia&catid=10:primo-piano&Itemid=29
La risposta di alcuni dirigenti CGIL? Il problema non sussiste minimamente … quindi tutto regolare. (SIC‼)
La deduzione? Quei dirigenti non allineati si sono inventati tutto e quindi sono dei farabutti perché hanno mentito; hanno addirittura, con quelle lettere, messo nero su bianco … ma allora perché non sono stati perseguiti se hanno raccontato frottole? O, forse, è stata la paura che la questione venisse sollevata sui giornali e che, quindi, qualcuno, come la magistratura, potesse “inoltrarsi” in quel guazzabuglio di carte?
La VERITA’, però, non teme la magistratura ma l’esatto contrario, quindi perché non sono stati presi provvedimenti contro quei dirigenti di “minoranza” burocratica, ma non di consenso popolare, per deferirli ai probiviri per danno d’immagine alla CGIL?
La deduzione? La paura che, in realtà, se fossero stati perseguiti, il clamore li avrebbe scagionati perché raccontavano una verità, per qualcuno, incoffessabile. Ecco il perché.
Lo stesso successe nel penultimo congresso (15°), durante un’assemblea dei vigili di Milano. Data la malaparata del dirigente uscente Nicolosi, che aveva visto perdere, con voto palese, le sue tesi, furono inventati due seggi “fantasma” pur di farlo rientrare con “onore” nel set dei dirigenti sindacali e recuperare voti.
In quell’occasione venne “dimenticato” di certificare i votanti e, dunque, di verificare se quei “votanti” (fantasma) non fossero in ferie o in malattia, tutto ciò, pur di far tornare i conti.
Alcuni vigili iscritti alla CGIL fecero ricorso agli organi congressuali:
Esito: tutto regolare, anzi a chi si era permesso di fare ricorso furono proferite minacce di espulsione dal sindacato che, allora, non ebbero corso.
L’organo congressuale avrebbe potuto, semplicemente, chiedere all’ufficio del personale del Comune di Milano quanti lavoratori iscritti al sindacato erano effettivamente in attività e scoprire così dove fosse lo “sbaglio” e chiederne conto. Domandandosi, inoltre, perché alcuni funzionari avessero osato tanto, e perché si stessero imbrogliando i lavoratori.
Ma il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e quanto avvenne fu raccontato, in seguito, da alcuni sindacalisti che presero parte ai brogli e che, poi, per vergogna, assunsero un atteggiamento più dignitoso e confessarono l’accaduto.
Nonostante questo i 5 delegati vigili che avevano denunciato i brogli elettorali continuarono a vigilare su quanto avveniva all’interno del sindacato e a denunciarlo apertamente. A questo punto, per motivi ancora sconosciuti, furono perseguiti ed inviati ai probiviri da alcuni sindacalisti, tra questi ve ne erano alcuni a conoscenza dei brogli passati. http://iskra.myblog.it/2011/08/02/il-mio-ricorso-cgil/
Se, allora, all’interno del sindacato fosse stata fatta pulizia, forse si sarebbe evitato, di avere un dirigente che, in barba ad ogni legge nazionale e Statuto CGIL, ha privato di una casa popolare un bisognoso falsificando dati come è comparso in due articoli sui giornali ( Quel «compagno» della Cgil che sottrae la casa ai poveri , Il sindacalista furbetto restituisce la casa Aler E pagherà gli arretrati, “Quel «compagno» della Cgil che sottrae la casa ai poveri” – di Giulia Guerri su il Giornale , Dens dŏlens 11 – E’ ora! E’ ora, la casa a chi lavora… oh no!). Ma, se il quadro CGIL preferisce indifferentemente lasciar correre…. i lavoratori ed il paese onesto no!
Nonostante tutto ciò non si può dire che la CGIL sia negativa, infatti persegue sia la difesa dei diritti dei lavoratori che il loro riscatto morale, ma se permangono al suo interno questi soggetti, l’implosione diventerà inevitabile e dolorosa: dolorosa per i lavoratori e gaudiosa per i padroni.
da:
http://iskra.myblog.it/2011/08/18/dens-dolens-24-quando-in-cgil-si-fanno-le-pentole-ma-non-i-c/