di MOWA
Seguire le ultime tragiche vicende accadute nel mondo senza rimanere sconcertati ed amareggiati, non sarebbe logico.
In verità non dovrebbe esserci sconcerto alcuno, perchè, da qualche anno a questa parte, quando assistiamo a molti atti criminosi avvengono anche stranissime dimenticanze e/o distrazioni da parte degli esecutori materiali degli atti violenti.
Ci si riferisce a tutti quegli atti violenti dove il criminale (o presunto tale!) abbia perso, dimenticato, smarrito… i documenti d’identità proprio sul luogo dell’avvenuta brutale carneficina.
Partendo da quel famoso, e tanto discusso, 11 settembre 2001 di New York, dove, dopo lo schianto degli aerei di linea contro i due famosi grattacieli, vi furono incendi a temperature elevatissime (che causarono, nientemeno che, lo scioglimento di metalli come l’acciaio e il successivo crollo delle due torri), provocando il perimento di migliaia di povere persone ma, dove, in loco, vennero ritrovati salvi (praticamente in ottimo stato) molti documenti dei dirottatori, fino ad arrivare all’ultimo episodio avvenuto in Germania dove il criminale-autista dell’autocarro stragista dimentica, perde (?!) il proprio tesserino (autentico, con foto annessa) sotto il seggiolino.
Dimenticanze, smarrimenti di documenti di potenziali criminali che servirono, in tempi precedenti a quel 2001, con altre probabili finalità, agli investigatori. Come avvenne con la svolta delle indagini sulle BR dopo che fu ritrovato, su un mezzo pubblico, il famoso borsello del brigatista Lauro Azzolini nel quale si rinvenne, oltre la “pistola, documenti e appunti dell’organizzazione, una patente di guida, il libretto di circolazione di un motorino, un biglietto di uno studio dentistico e un mazzo di chiavi. Il borsello venne recuperato dalla forze dell’ordine e permise ai carabinieri, dopo una accurata e complessa indagine, di risalire al brigatista a Milano”…
Attentatori, killer e così via, che, forse, dovrebbero avere una preparazione, seppur minima, di pianificazione e che, invece, stranamente, lasciano tracce, come Pollicino con le briciole di pane, che conducono al loro ritrovamento.
Supponiamo, che un criminale, di siffatte fattezze, che vuole pianificare stragi, attentati, atti violenti contro noi persone normali ed innocenti, debba avere sangue freddo misto, sicuramente, ad un iper-mega-fanatismo e mi sembra che tutto ciò sia in contrasto col dimenticare i propri documenti sul luogo del misfatto.
È inamissibile che avvenga tutto senza che le persone perbene sollevino qualche eccezione a questa incongruenza e verso criminali di siffatta fattura, e, sembra strano che, questi criminali si portino appresso i propri documenti veri ed originali. A meno che non provveda qualcun altro a…