di MOWA
Ci siamo posti la domanda del titolo perché imperversa, sui social, la figura di Matteo Salvini con indosso diversi capi d’abbigliamento in dotazione alle forze di Polizia e nessuno dei vari agenti o ufficiali presenti, con lui (omettendo a loro volta), si sono premurati di informarlo che è rigorosamente vietato farlo in forza dell’art. 498 del codice penale che dice che è richiesta una speciale abilitazione dello Stato (art. 348 del C.P.).
Ci siamo posti, anche, la domanda se i vari tutori dell’ordine che seguono e/o tutelano il Ministro dell’Interno abbiano consapevolezza del perpetrato abuso di Matteo Salvini nel portare parti della divisa della Polizia, perché, anche se è al vertice politico dell’amministrazione, in ragione delle leggi odierne non potrebbe farlo.
Le leggi nel merito sono quelle derivate dalla riforma che vede la separazione tra politica ed amministrazione come, ad es., la L. n. 286/99 o il D.lgs. n. 300/1999 (emanato in attuazione della delega disposta con l’art. 11 della legge n. 59/97) e che assicurano una linea di corrispondenza e continuità tra l’azione amministrativa ed indirizzi politici, permettendo, di fatto, al Ministro, di assumere la qualifica di organo con sole funzioni di indirizzo, programmazione e controllo, esulandolo dalle competenze a diversa attività di gestione. Infatti, la riforma va ad incidere principalmente su due aspetti sostanziali: la soppressione e la fusione dei ministeri da un lato e la razionalizzazione ed il riordino dell’amministrazione, dall’altro. Al Ministro, in sostanza, spetta l’organizzazione generale mentre, invece, al capo di dipartimento l’organizzazione degli uffici di livello dirigenziale con le relative funzioni di gestione.
Si rimarca, quindi, che il Ministro dell’Interno ha, solo, ed esclusivamente funzioni politiche e non può, contrariamente a quello che fa Matteo Salvini, indossare la divisa o altri i segni distintivi della Polizia in quanto quei presupposti si possono ottenere, previo concorso pubblico per titoli ed esami, con apposito bando per divenire agente della Polizia di Stato.
Il fatto che Matteo Salvini continui ad indossare arbitrariamente la divisa – o parti di essa – della Polizia di Stato in pubblica via non costituirebbe un genuino apprezzamento per tutti coloro che la indossano (e che rischiano la vita per aver giurato fedeltà alla Costituzione ed alle leggi della Repubblica) per far rispettare le leggi ma il suo esatto contrario, in quanto il messaggio mediatico potrebbe presupporre che, nel nostro Paese, esistono cittadini di serie A e quelli di serie B dove i primi, delle leggi possono infischiarsene mentre i secondi…
Ed allora, c’è da chiedersi se sono casuali le foto che vedono il Ministro, spesso, immortalato in compagnia di criticati esponenti sindacali degli agenti che hanno voluto difendere i poliziotti condannati come nel caso del povero ragazzo Federico Aldrovandi e, addirittura applaudirli. Per caso è l’inizio di una nuova campagna pubblicitaria per abituare gradualmente i cittadini italiani ad un nuovo corso politico che, pian piano, li condurrà all’indifferenza e non a una reale preoccupazione?
Forse, non sono casuali le immagini di Matteo Salvini con quegli strani agenti come, forse, non furono casuali le modifiche al citato art. 498 del C.P. ottenute, su proposta del Ministro della giustizia, Oliviero Diliberto, che ne aveva sancito la depenalizzazione; strano (anti)comunista del PdCI quel ministro, frequentatore, anche dell’Associazione Aldus Club che vedeva al suo interno il condannato per concorso esterno in associazione mafiosa Marcello Dell’Utri.
Come mai i colleghi di Governo di Matteo Salvini non fanno sentire la loro voce su questo grave atteggiamento del Ministro dell’Interno?