di MOWA
I senatori dem del PD hanno chiesto al Governo se, per caso, i gravi fatti descritti nell’inchiesta giornalistica de l’Espresso corrispondano a verità: la “Russia finanzia in qualche modo la Lega” e “nel caso quali iniziative intenda adottare l’esecutivo per salvaguardare la sicurezza e la sovranità nazionale del Paese”.
Qualcuno (come, ad es., i seguaci del piduista Berlusconi), non si è ancora rassegnato a comprendere che l’URSS non esiste più da diverso tempo e la spinta propulsiva verso il socialismo-comunismo di quell’area geopolitica, morì nell’esatto istante in cui le bugie kruscioviane su Stalin presero piede nel mondo occidentale, insistere potrebbe voler dire giocare sporco sui ricordi delle persone e sostenere un certo déjà-vu con l’attuale Russia che nulla ha da spartire con la precedente esperienza politica ma che, ancora conserva intorno agguerriti nemici che hanno l’intenzione di spogliarla delle ingentissime risorse naturali che vanno dall’oro al gas, dal grano alle tecnologie…
Un processo di camuffamento dei veri obiettivi di taluni massocapitalisti che la stanno trasformando in burletta come sta avvenendo nel caso dei finanziamenti ai leghisti; o, meglio, stanno cercando di annacquare i reali obiettivi di aggressione politico-commerciale-militare nei confronti di quell’area dell’Est tanto da far risultare giustificata qualsiasi azione conseguente.
Vogliono penalizzare la Russia ridicolizzandola con il solo obiettivo di screditarla davanti al mondo intero ma la verità è che non si è piegata al volere dei banchieri occidentali in quanto è uno dei paesi (insieme a pochi altri) che non vuole condividere i diktat dei vari Rockefeller, Morgan, Lazard… Motivo per cui viene accerchiata nei suoi confini dalla struttura militare di questi straricchi della Nato e, visto che non è stato sufficiente creare guerre tutt’intorno (Siria, Iraq, Afghanistan…), o avere creato zone di consenso politico-economiche a ridosso come parte degli Stati europei, l’attacco, ora, viene, anche, portato alla credibilità ed ecco, quindi, il motivo “Lega”. Non si esclude, assolutamente, che il lavoro giornalistico sia autentico ma, invece, gli obiettivi da cui vogliono arrivare i massocapitalisti sono altri come, ad es., i sostegni economici che i russi danno al Venezuela o ad altri paesi come la Siria che ne impediscono l’espansione occidentale, oppure, l’emergente Cina che sta avendo il sopravvento per gli accordi bilaterali di questo paese con mezzo mondo…
La Russia ha avuto, dopo la caduta dell’URSS, una grossa componente nazionalistica dovuta al fatto che, storicamente, diversi sono stati i tentativi di aggressione da parte dei massocapitalisti occidentali, sotto mille diverse forme, tutto ciò li ha, probabilmente, “spinti” ad inquinare le varie realtà politiche circostanti onde evitare di soccombere; tecnica, questa non nuova per l’Occidente che ha creato e finanziato strutture illegali in tutto il mondo come Stay-behind (Gladio), Task Force G (h 1 29′ 50”)… per creare caos e disordini sotto diverse forme che hanno prodotto movimenti colorati nei vari paesi e caduti preda di involuzioni antidemocratiche e/o di repressione.
Massocapitalisti che non si sono fatti scrupoli nel far uccidere politici come Aldo Moro, Ferdinando Mach di Palmstein…, gionalisti come Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Graziella De Palo, Italo Toni, Mauro Rostagno…, magistrati come Vittorio Occorsio, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino…, creato situazioni come le stragi di Sabra e Chatila, piazza Fontana a Milano, piazza della Loggia a Brescia, Stazione ferroviaria a Bologna…, guerre pretestuose come quelle in Iraq, Siria…, fatto accordi e pianificato con la malavita come la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra…, corrotto agenti segreti sia italiani che stranieri, politici, funzionari e appartenti agli eserciti…, aver spacciato droghe ed armi in ogni angolo del mondo, in nome della loro sfrontatezza e cinismo per arricchirsi e che, oggi, stanno spingendo l’opinione pubblica verso un ulteriore passo culturale pre-illuministico.
Massocapitalisti che sono entrati prepotentemente nelle istituzioni più nobili del termine come, ad es. quelle italiane che sono sorte da una Resistenza, con perversioni nazifasciste (e finanziate da costoro), per invocare leggi più inique agli oppressi.
Quindi, non meraviglia di poter supporre che la Lega sia stata pagata dalla Russia, come il voto Usa sia stato indotto sempre da quel paese ma la domanda che dobbiamo porci è un’altra e cioè:
perché dobbiamo, come oppressi, avere una disparità così accentuata tra pochi ricchi e la stragrande maggioranza del mondo quando si potrebbero evitare guerre fratricide in nome della concorrenza e del profitto per una manciata di persone e che tali nefande politiche sono portate avanti da partiti asserviti a tali giochi?
Sarebbe utile, invece, eliminare l’ingiustificata concorrenza degli uni contro gli altri, e rivolgersi verso un sinergico lavoro collettivo per un benessere diffuso e consapevole per la salute (in senso lato) generale del genere umano e del pianeta stesso.
1 Comment
Ci scrive, il 26 febbraio 2019 alle ore 18,54, Marco V.:
Salve,
devo ammettere di non condividere molto della vostra visione dell’URSS che, purtroppo, in un modo o nell’altro, è stata una grande delusione che ha travolto la comunità dei lavoratori e le masse operaie e proletarie, L’Unione Sovietica avrebbe dovuto riformarsi molto prima di Gorbacev, sbarazzarsi delle score staliniste e interrompere le folli spese militari che la stavano dissanguando perché, quello che è certo, un confronto “alla pari” con gli USA e con la NATO era rischioso e “suicida”. Lo stesso Berlinguer si è battuto per l’emancipazione completa del PCI da Mosca e per proporre un modello socialcomunista più attuale e meno rigido.
Al netto di questo direi che non molto è cambiato sotto il sole: agli USA e agli occidentali non garbava la presenza di potenze continentali come l’URSS e la Cina comunista – su cui, però, converrebbe tener conto qualche significativo distinguo – così come non possono sopportare e tollerare la Russia di Putin e la Cina del “comunismo di mercato” – come l’ha chiamato Berlusconi il quale, peraltro, ha venduto un gioiello di famiglia come il Milan proprio ai cinesi -. Perché nel nostro DNA c’è l’imperialismo globale e globalizzato che, oltre a estendere nel mondo il sistema del “libero (ma non troppo) mercato”, coltiva e accarezza il sogno di un’egemonia totalizzante. Infatti, a noi – intesi come noi occidentali – piaceva molto quel grande ubriacone di Eltin il quale era tutt’altro che democratico ma che aveva il pregio di essere un pupazzo dell’Impero. Chi non ricorda le condizioni della nuova Russia negli anni Novanta ? Eppure nessuno si scandalizzava, anzi c’era sicuramente si fregava le mani per il declino economico e per la disgregazione sociale dell’ex Unione Sovietica. Poi è arrivato Putin e, almeno inizialmente, i suoi rapporti con gli USA e la UE sono stati quantomeno cordiali forse perché ci si era resi conto che l’instabilità russa non portava bene. Almeno fino a circa dieci o dodici anni fa quando il sempre molto civile e democratico Occidente si è reso conto che, non solo Putin aveva risollevato il paese, ma che lo aveva pure portato agli antichi fasti di potenza. Da allora gli aggettivi e gli epiteti non molto gentili sul Presidente russo si sono sprecati.
Personalmente non mi fa grande piacere che la Russia possa finanziare la Lega così come altri movimenti sovranisti magari in odore di fascismo ma se l’atteggiamento degli europei fosse stato diverso – vedi il caso dell’Ucraina – ci saremmo sicuramente risparmiati tutto questo. Quando si svolgono certi consessi internazionali Putin viene trattato con sufficienza eppure poi sono molti che non possono ignorare la sua statura politica, comunque la si voglia pensare. Fra l’altro, entrando nella stanza dei bottoni, il leader leghista Salvini sta attenuando la sua precedente posizione filorussa perché, per conquistare credito presso determinati ambienti e circoli internazionali, non si può non essere “americani” ed “atlantici”. Il cosiddetto “sovranismo” lascia il tempo che trova e basta guardare ai nudi fatti per rendersene conto: Salvini è innanzitutto un grande ammiratore del Presidente USA Donald Trump condividendo con gli yankees l’ossessione per la violenza e la giustizia privata. Salvini si è recato in visita in paesi – dalla pancia sovranista ma col cuore che batte per il dollaro – come quelli dell’Europa dell’Est – in primis la Polonia – che non possono certo essere definiti amici e alleati della Russia di Putin. Salvini ha manifestato il suo appoggio al discusso autoproclamato Presidente del Venezuela Guaidò mentre invece Maduro ha incassato il sostegno della Russia, dell’Iran e della Cina, ecc… Anche se, dall’opposizione, Salvini tuonava contro le sanzioni economiche europee nei confronti della Russia, l’argomento non è stato più toccato. E naturalmente la presunta posizione critica rispetto alla presenza militare USA e NATO si è rivelata evanescente e falsa…
Le affermazioni sui rapporti Russia – Lega fanno il paio con i presunti rapporti fra Trump e Putin anche perché, stando agli sviluppi nella politica internazionale, non sembra si siano fatti passi avanti per la pace. Tutto sommato Putin continua a rimanere il grande spauracchio dell’Occidente e non è stata raggiunta alcuna vera prova circa un presunto complotto russo finalizzato a insediare Trump alla Casa Bianca e a danneggia Hillary Clinton. Non ci si arrende all’idea che la delusione degli otto anni di Amministrazione “progressista” di Barack Obama – Mr “Yeswecan” – e la presentazione di un candidato come la Clinton, la più destrorsa dei democratici abbiano contribuito non poco all’affermazione di un candidato “impossibile” come Trump. IL presunto scandalo delle fake news e dell’hackeraggio russi sono anche serviti a schermare vicende come quella di Assange, di Snowden o del ricorso tutto americano alle famigerate tecniche della “guerra non ortodossa” e della “guerra non convenzionale” per interferire negli affari degli altri Stati, perfino in quelli dei propri alleati. Chi non ricorda la vasta attività di intercettazione e spionaggio elettronico e informatico promossi per spiare i propri alleati ? Chi non rammenta la vergogna delle extraordinay renditions della CIA e affini, le quali rapivano veri e presunti terroristi “islamisti” per tradurli in carceri militari speciali e sottoporli a interrogatori e torture ? Realtà perfettamente conosciute dai leader europei che, peraltro, non omettono di fornire assistenza e supporto agli americani – vedi il caso di Abu Omar – comportandosi come docili vassalli. Perfino le attività di spionaggio nei confronti degli stessi leader europei, di paesi aderenti alla NATO sono perfettamente conosciute dagli interessati e nonostante ciò nulla viene fatto per porre un freno all’arroganza americana. Inizialmente qualche voce si era levata per stigmatizzare l’atteggiamento di un Presidente “sovranista” e “populista” ma anche questo periodo appare come un lontano ricordo perché il problema non è un Bush o un Clinton, un Obama o un Trump ma il fatto che l’UE rimanga attaccata al carro yankee attraverso la NATO.
Quindi non stupisce che il sistema del media mainstream occidentale impegni tutte le sue forze per “cancellare” i numerosi e reiterati scandali americani – di intercettazioni si parlava già ai tempi di ECHELON – senza perdere l’occasione per sottolineare i veri o presunti peccati e peccatucci di Putin. Eppure già quando si parla di questa predilezione tutta americana per le operazioni speciali e clandestine da attuare nei paesi “amici” e “nemici” – stragi, attentati, sequestri, colpi di stato, sollevazioni apparentemente “popolari”, ecc… – dovrebbe levarsi un coro di voci per gridare allo scandalo.
Rimane il silenzio che è sempre assordante…
Bisogna tornare a quel che ha sempre sostenuto il buon vecchio Chomsky quando accusava i governanti del suo paese di usare due pesi e due misure in politica estera, per giustificare ipocritamente il proprio diritto di interferire negli affari degli altri Stati in nome di una presunta superiorità morale. Orbene bisognerà comunque riconoscere un certo coraggio a Putin quando, qualche anno fa, mosse agli USA accuse di questo tenore.
Comunque la si voglia pensare chi anela alla verità, alla giustizia e anche alla democrazia non può accettare questo stato di cose.
Buona serata
Marco V
PS: noi siamo convinti di vivere in un mondo dominato dal “libero mercato” e dalla concorrenza mentre quello che abbiamo sotto gli occhi è l’onnipresenza di multinazionali, corporations e finanziarie che si muovono in un regime internazionale di oligopolio ove tutti cercano di accordarsi per spartirsi la torta. Mentre le differenze e le divisioni di ordine sociale ed economico si amplificano sempre più. Sotto certi aspetti quella neoliberista è un po’ una favola che non può convincere i realisti.