di MOWA
Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri, traditori, non è vittima, è complice.
George Orwell
Nelle vicende politiche quotidiane italiane (ma non solo) si è fatta strada l’ipotesi di un imbruttimento di quello che sarà lo scenario di futura vivibilità dei cittadini onesti, se non vi sarà un riscatto complessivo delle persone perbene; infatti, non è una novità di questi ultimi anni l’assistere a vicende di malcostume che riguardano politici, parlamentari, imprenditori… che si trovano ad avere a che fare con la giustizia.
L’Italia che ha vissuto periodi drammatici con stragi, assassinii, aggressioni a democratici… per volere di quel substrato di potere (che non si palesa mai pubblicamente ma manda avanti suoi fantocci), rischia di ricadere, ancora, in periodi di triste autoritarismo per colpa di una complessiva sottovalutazione della popolazione – che giochicchia con un egoismo di bassa “lega” – senza comprendere che il respiro democratico ha bisogno di anticorpi seri, ricchi di valori, di onestà e con prospettive di inclusione, di ipotesi di soluzioni stabili e durature – perché essere, giustamente, arrabbiati non basta – e per questo c’è bisogno di un’organizzazione che sia capace di stare sul pezzo del disastro economico/politico prodotto da malsane politiche di quelle stesse figure che, oggi, dicono di voler risolvere i problemi; ancorchè, se finanziate e foraggiate da quello stesso substrato di potere. Esempi, lampanti li abbiamo sotto gli occhi con quelle forze politiche create per l’occasione e che Giovanni Falcone evidenziava nelle sue indagini e analisi, motivo per cui ha pagato con la propria vita e nel tentativo di dare l’opportunità alla Repubblica democratica di rimanere tale:
“Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi. Ho l’impressione che sia questo lo scenario più attendibile se si vogliono capire davvero le ragioni che hanno spinto qualcuno ad assassinarmi.”
Falcone sosteneva, anche:
“La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione”.
Servitore dello Stato, come molti altri, che avevano identificato con estrema precisione i meccanismi, le ragioni e le motivazioni che spinsero quel substrato di potere (si ribadisce: che non si palesa mai pubblicamente!), che mette in campo il tutto per tutto (compresi gli omicidi) per affossare le aspirazioni degli oppressi sostituendolo con discutibili attori disonesti e ricattabili per poter continuare a governare secondo i propri interessi che cozzano, ovviamente, con la giustizia sociale.
Ecco, il motivo della sollevata di scudi di Matteo Salvini & C. a favore del già condannato Armando Siri sul nuovo filone d’inchiesta a suo carico o di quest’altro Edoardo Rixi e di tutti gli altri che hanno un pedigree analogo. Un capo politico (oggi Ministro dell’Interno), che tergiversa su dove siano spariti i soldi degli italiani (49 milioni di euro) non dovrebbe meritare rispetto ne, tantomeno, cariche istituzionali.
Ci sarebbe da chiedersi, a fronte anche del risultato elettorale, quanto sia stato determinante il ruolo del condannato padre della sua odierna fidanzata, Denis Verdini (che di massoneria, sicuramente, se ne intende), visti i pregressi aiutini sul versante politico-economico.
Altro che lontani dai banchieri e dai poteri forti questi attuali attori della politica…
Altro che risolvere i problemi dei piccoli imprenditori, delle aziende agricole, degli artigiani… o degli operai, quando questi sono solo comparse funzionali in quel mondo di ricchi che non vuole regole certe e tantomeno l’applicazione della Costituzione che parla di giustizia sociale.
ok il prezzo è giusto #vincisalvini pic.twitter.com/MVDBQnR0U4
— L. (@etccetera) 20 maggio 2019