di MOWA
Al lume della luna ogni ranocchia gracidò: Quanta spocchia, quanta spocchia! (Giovanni Pascoli)
Un surreale mondo politico quello odierno che, tra un’obiezione ed una contestazione mirata di protesta contro un obiettivo predeterminato, arriva, poi, comunque, all’approvazione totale in sede di legiferazione parlamentare. Così si sono svolte (anche questa volta), nell’aula parlamentare, le ultime scelte dei “delegati” politici sul Decreto Sicurezza Bis voluto dalla Lega. Un atteggiamento pericoloso per il futuro di questo Paese, assunto da una schiera di persone, che rincorrono un sistema sempre più autoritario dimenticando le leggi elementari e secolari del diritto e della solidarietà tra esseri umani.
Un Decreto Sicurezza Bis pieno di insidie antidemocratiche, che non sono portate, solo, a penalizzare chi arriva dal mare con le imbarcazioni ma, anche, a colpire i milioni di lavoratori italiani che, oggi, infinocchiati dalla suggestione securitaria verranno colpiti quando dovranno rivendicare i rinnovi del contratto di lavoro, oppure, chiedere più diritti sociali nella società; senza contare l’ennesima picconata alla Costituzione rispetto alle attribuzioni delle competenze ministeriali che sono state stravolte limitando o vietando l’ingresso, il transito o la sosta di navi nelle acque territoriali nazionali.
Un Decreto Sicurezza Bis che favorirà quei pochi esaltati poliziotti (chissà quanti a favore della macelleria messicana avvenuta al G8 di Genova del 2001) che sono, sicuramente, suggeritori del ministro dell’Interno nell’avere la mano più pesante contro chi contesta reprimendo ogni dissenso di chi chiede un mondo più libero e democratico. Forze dell’ordine, tra l’altro, che sono state favorite, sinora, da quel mondo democratico (che vorrebbero castigare con questo Decreto Sicurezza Bis), nell’essere riconosciute come soggetto giuridico e poter rivendicare le loro richieste lavorative.
Un Decreto Sicurezza Bis che impedirà sia ai lavoratori privati che pubblici di poter esercitare l’esercizio dello sciopero dove i secondi rischieranno, addirittura, di poter essere valutati se sussistono elementi di un’eventuale interruzione del pubblico servizio e, quindi, considerato un reato, financo, nella resistenza passiva. Verrà, di fatto con queste ultime decisioni parlamentari, smantellata la tradizione secolare del pubblico impiego (che subisce il disservizio in quanto non viene assunto personale da anni), che non potrà lanciare, a protezione del potenziamento della realtà pubblica, parole d’ordine con scioperi o altro in quanto soggetto a penalizzazioni derivate sia dal primo Decreto Sicurezza che dal secondo Decreto Sicurezza Bis.
Un sussiego castale parlamentare che ha portato a dissennate politiche liberticide solo per assecondare un agglomerato di spocchiosi composto in prevalenza da arruffapopoli molti dei quali con problemi di carattere giudiziario.
Una tragedia per l’intera popolazione che, quando si avvedrà del danno a cui è andata incontro anche per appoggio diretto, la vedrà trasformata, esattamente, come avvenne subito dopo il 25 Aprile 1945: tutti estranei all’appoggio al fascismo tanto da diventare antifascisti.