di MOWA
“Sono stato un giornalista per circa 25 anni, e sono stato educato a mentire, tradire e a non dire la verità al pubblico. I media tedeschi e americani cercano di portare alla guerra le persone in Europa, per fare la guerra alla Russia. Questo è un punto di non ritorno e ho intenzione di alzarmi e dire che non è giusto quello che ho fatto in passato: manipolare le persone per fare propaganda contro la Russia e non è giusto quello che i miei colleghi fanno e hanno fatto in passato, perché sono corrotti e tradiscono il popolo non solo quello della Germania ma tutto il popolo europeo.” [ Udo Ulfkotte: Giornalisti comprati, Edizioni Zambon, 2020 ]
Un sistema che amplia alcuni fenomeni facendoli diventare psicosi collettiva mentre dall’altra “sopprime” coloro i quali smascherano il meccanismo truffaldino di diffusione delle informazioni false, non può essere considerato che criminale. Comportamento criminale come quello delle continue comparsate sui media (televisive in primis) che insinuano (in barba alla documentazione scientifica), messaggi che creano paura e caos nella popolazione, esempio ne sono, in questi giorni, con il c.d. Covid-19, che vorrebbe essere riportato alla sua dimensione reale dagli studiosi del campo e che, invece, viene enfatizzato sulle testate dei media. Una bugia che produce sfiducia e inattendibilità verso gli scienziati che tentano di riportare nell’alveo della ragione un’intera popolazione “indotta” a diventare paranoica tanto da arrivare a saccheggiare gli scaffali dei supermercati e chissà che altro ancora.
Il diffondere alcune notizie in modo equivoco è un comportamento criminale, come dicono sia gli scienziati che le Forze dell’Ordine che hanno iniziato a denunciare le varie fake sui social e che dovrebbero rivolgere lo sguardo anche ad altri protagonisti (televisivi) che vorrebbero/potrebbero portare ad “una nuova guerra in Europa”, come diceva il giornalista tedesco Udo Ulfkotte, morto precocemente d’infarto dopo aver preso una drastica posizione di autocritica scrivendo della propria professione sul libro Giornalisti comprati. Libro che andrebbe letto con la dovuta attenzione vista la delicatezza degli argomenti trattati che vanno dalla “Libertà di stampa simulata: esperienze con gli editori” a “Come i giornalisti finanziano le loro ville in Toscana”, da “I nostri media: omologati, obbedienti all’autorità e riluttanti a fare ricerche” a “La verità sotto copertura: giornalisti di prima classe in linea con le élite”, da “Nella morsa dei servizi segreti” a “Comprati un giornalista – L’informazione viscida”, da “Due terzi dei giornalisti sono corrotti” a “Lavaggio del cervello: le forbici nella testa” e molto altro ancora… Tanto da spingerlo a scrivere in modo chiaro quanto segue:
“Agli Stati Uniti e all’Occidente non è bastato vincere sul socialismo burocratico dell’est Europa, ora puntano alla conquista della Russia e alle sue risorse e poi al suo più potente vicino: la Cina. Il disegno è chiaro e solo la codardia dei governi europei e le brigate di giornalisti comprati assecondano questo piano di egemonia globale che, inevitabilmente, determinerà una Terza Guerra Mondiale che non sarà combattuta coi carri armati ma coi missili nucleari.”
Segue nella sua analisi:
“Ho molto paura per una nuova guerra in Europa e non mi piace avere di nuovo questo pericolo, perché la guerra non è mai venuta da sé, c’è sempre gente che spinge per la guerra e a spingere non sono solo i politici ma anche i giornalisti. Noi giornalisti abbiamo tradito i nostri lettori, spingiamo per la guerra. Non voglio più questo, sono stufo di questa propaganda. Viviamo in una repubblica delle banane e non in un paese democratico dove c’è la libertà di stampa.”
Parole gravi su quanto sta accadendo e sulle responsabilità che non dovrebbero essere, assolutamente, sottovalutate dai fruitori delle notizie che, invece, diventano “preda” della comunicazione che orienta più che informare.
Dimostrazione del pericoloso fenomeno sono, anche, altri aspetti che camminano in parallelo a quelli precedentemente detti mettendo in difficoltà sia la democrazia che la popolazione, le continue scoperte di gestione di quel settore dello spionaggio che condiziona le scelte di vita delle persone e delle loro attività sia pubbliche che private e che mette a rischio l’evoluzione del diritto sociale di ognuno.
Un sistema criminale, quindi, che una volta scoperto corre ai ripari utilizzando i vari metodi che, purtroppo, conosciamo molto bene e che vanno dalle fake news sino alle casuali e accidentali “morti naturali” di chi non vuole sottostare a quelle regole di obbedienza, tutto per non intralciare il manovratore. Ricordiamo, per fare un paio di esempi, il lavoro di stordimento delle coscienze delle persone su quanti scrissero le bugie sulla caduta delle Torri Gemelle e, invece, non hanno mai riportato che ve ne era una terza caduta lo stesso giorno la WTC 7, oppure delle armi biologiche esibite il 5 febbraio 2003, da Collin Powell, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite rivelatesi false.
Inoltre Udo Ulfkotte sostiene che il danno scolastico-educativo voluto dai complici e corrotti che tradiscono il popolo fatto a intere generazioni lo si paga, oggi, con masse acritiche che (guardacaso, votano anche peggio!) credono alle “balle spaziali” condite con veleno ma servite su un vassoio d’argento.