di MOWA
“…la massoneria è la piccola bandiera che serve per far passare la mercé reazionaria antiproletaria! Non è la massoneria che vi importa? La massoneria diventerà un’ala del fascismo. La legge deve servire per gli operai e per i contadini, i quali comprenderanno ciò molto bene dall’applicazione che ne verrà fatta. A queste masse noi vogliamo dire che voi non riuscirete a soffocare le manifestazioni organizzative della loro vita di classe, perché contro di voi sta tutto lo sviluppo della società italiana…”
(Dal discorso di Antonio Gramsci alla Camera [16 maggio 1925] contro il disegno di legge Mussolini-Rocco)
Rattrista leggere, sulla pagina ufficiale di facebook dell’ANPI nazionale, parole di dubbia serenità rispetto a quanto realmente e storicamente accaduto al poeta Federico Garcia Lorca, mantenendo in vita una presunzione di salvifica innocenza del ruolo della massoneria anche in quel periodo.
Si ricorda, ma solo a titolo accademico, quale fu il ruolo della massoneria nell’Italia dei primi anni del Novecento e dell’adunata che fecero, i “fratelli”, in piazza San Sepolcro (il 23 marzo 1919) a Milano per far salire il fascismo nel paese dando sostegno, anche economico, a Benito Mussolini. È, pur vero che, le massonerie, vista la mala parata del sostenuto fascismo a causa della forte egemonia dei comunisti del P.C.I. nella lotta di Liberazione, fecero opera di schieraramento, anche con formazioni di partigiani, ma pur sempre con l’obiettivo anticomunista in itinere: Edgardo Sogno docet.
Si vuole sottolineare, all’estensore di quanto scritto su facebook, la funzione della massoneria nelle politiche economiche dello scacchiere internazionale che nulla ha a che vedere con la visione internazionalista che avevano (ed hanno) i comunisti, veri ed unici bersagli dei capitalisti del globo che li vogliono eliminare. Non furono casuali, quindi, le avvertenze di Antonio Gramsci di porre le dovute attenzioni e distanze dalle varie massonerie o similari (Rotary, Lyons…) perché foriere di disgrazie per gli oppressi del mondo.
Infatti, i massocapitalisti, hanno da sempre, con la scusa dei vari nemici da combattere, messo nel piatto delle notizie e finti obiettivi da dare in pasto all’opinione pubblica, come ad esempio il nazionalismo, la patria, etc, tutti fuochi di paglia perché, addirittura, finanziati da paesi colonizzatori come avvenne qui in Italia con Benito Mussolini.
E, a ben vedere, se si va a guardare in profondità nel Mondo, ancor oggi, pratiche di questa natura sono la prassi. È impossibile, difatti, trovare reazionari (fascisti o nazisti che siano) indipendenti economicamente da paesi retti dal massocapitalismo. Non ultimi, nell’ordine, Brasile, Argentina, Colombia, Ucraina…
Quanti sanno che le pratiche disserzienti all’interno della massoneria vengono punite con estrema severità come previsto nel giuramento d’iniziazione?
Si ricordi un nome per tutti: Salvator Allende.
Non era anch’esso socialista e massone?
Fece quella tragica fine perché contravvenne allo schema interno di obbedienza e uscì dalla massoneria con la politica di “Unidad popular” schierandosi contro i massocapitalisti ed a favore del popolo.
Il pernicioso “trasformismo” della massoneria non deve illudere su quelle che sono le reali intenzioni di quelle strutture che non ebbero mai scrupoli a macchiarsi di sangue anche con stragi, giusto per ricordarne una delle tante recenti quella di Bologna che ebbe tra i massimi protagonisti Licio Gelli, che, guarda caso, andò a combattere nella Guerra Civile spagnola in aiuto del generale Francisco Franco contro i comunisti, perché volevano la Repubblica ed erano contrari all’interventismo guerrafondaio voluto da quelle stesse borghesie internazionali.
L’estensore dello scritto dell’ANPI su facebook non ha tenuto conto (?) del ruolo che la massoneria ha avuto nel periodo interessato dalla morte del poeta. Per i massoni c’erano grandi aspettative e giocarono un ruolo fondamentale nel costruire equilibri politici dopo la sconfitta austriaca e tedesca, a tutto vantaggio dei massocapitalisti anglosassoni, francesi e italiani.
Il problema fu che i massoni, egemoni in Europa, a causa della Rivoluzione comunista in Russia e delle relative simpatie proletarie annesse a tale evento storico, vollero tenere aperta la porta anche ai massoni tedeschi.
Infatti, sia il fascismo che il nazismo furono la risposta criminale dei massocapitalisti tesi a combattere il Comunismo e la sua capacità di critica e di egemonia con ogni mezzo. Tutto ciò, “abbondantemente dimostrato dalla ricerca storica che, sino a quando i fascismi reprimevano i comunisti e le formazioni sindacali o si preparavano ad invadere la Russia, nessuno dei Paesi “democratici” ha mosso un dito contro questi regimi e partiti reazionari”. L’esempio della Spagna, infatti, nel “periodo dal 1936 al 1939 fu la più vistosa dimostrazione della collusione dei governi francesi e britannici con il nazi-fascismo; Paesi che furono in prima fila nel sabotare gli aiuti sovietici bloccando le navi russe cariche di armi nei loro porti, come avvenne a Marsiglia dove fu impedito lo sbarco di 10.000 mitragliatrici, 250 aerei, 500 cannoni e 30 motosiluranti.”
L’infelice scritto su facebook lascia l’amaro in bocca perchè stride con il bellissimo articolo (che si condivide) scritto su Patria indipendente da Gianfranco Pagliarulo dal titolo senza equivoci: L’occhiolino a SS, massoneria e Delle Chiaie e stride con l’art. 18 della Costituzione e le relative indagini dei magistrati.
Foto di MJ S