di MOWA
“Chi ha torto tira dritto
se chi ha ragione resta zitto.
Chi non sa dire la sua ragione,
il primo che passa è suo padrone” (Gianni Rodari
Il libro dei perché)
Paese che vai usanza che trovi… Questo detto popolare dovrebbe aiutarci a comprendere meglio come sia complesso il Mondo e come ci si dovrebbe avvicinare con cautela agli usi e costumi di una determinata “fetta” di popolo prima di arrivare a sentenziare, spesso, con giudizi eccessivamente severi, cosa che dovrebbe essere adottata, anche, in politica onde evitare di fare pessime figure.
Una lezione di civiltà che se misurata a dovere con il buon senso dovrebbe dare i suoi sani frutti. Un esempio potrebbe essere quello della mascherina che nei paesi orientali indica, da sempre, quando la si indossa, il rispetto altrui evitando di contagiare chi li circonda, che siano essi parenti o estranei mentre, invece, in Occidente, viene considerata, ingiustificatamente, una limitazione delle libertà. Come dire che si è talmente liberi da potersi permettere, anche, di infettare chiunque. Uno strano modo di concepire la comunità.
Sorgono così in Occidente, in quel brodo di cultura, gli stolti che, in nome e per conto del complottismo, aiutano le multinazionali (farmaceutiche in primis) a produrre miliardi di costosissimi vaccini da iniettare, per tutela, alle persone (che siano infettate o meno). Negazionisti, “a prescindere” (direbbe il comico Totò), che non vogliono le mascherine ma dall’altra li trovi schierati politicamente per avere un sistema pensionistico più adeguato per gli anziani e non si accorgono che (prima critica), quanto accade, mette in forse la speranza di vita della popolazione della terza età. Un ossimoro teorico che aiuta più le casse di uno Stato oppressivo che gli anziani e, nel contempo, le politiche antipopolari confindustriali.
Rappresentanti di paesi tanto ideologizzati negativamente da forze oppressive anticomuniste (che piuttosto di ammettere che la Repubblica Popolare cinese ha adottato le giuste misure a favore della comunità), da indurre schiere di persone su due fronti: quelli favorevoli alla mascherina ad intermittenza (con i vari DPCM in Italia), come propugnati dai governi occidentali, a quelli sul versante opposto, come detto poc’anzi.
Politiche scellerate che hanno come convergenza l’impedimento della diffusione (il più rapido possibile) della forma virale e, nel contempo, però, di compressione delle autentiche libertà subite dagli oppressi che vorrebbero uno sviluppo socio-economico adeguato ai reali bisogni e contro quel potere cesaristico che non vuole assolutamente una sana conflittualità che ha prodotto negli anni ’60-’70 sia sviluppo economico che diritti.
Politiche incivili portate avanti da cattivi maestri come ci testimoniano le trasmissioni televisive che vanno a ripercuotersi, anche, sulla professione di quei pochi validi giornalisti che vorrebbero raccontare come sia composto quel variegato arcipelago negazionista e che, poi, le trovi negli esiti delle risoluzioni verso altri Paesi (sostituendosi nei giudizi ad altri organismi internazionali) come avvenuto, nell’ennesima invasione di campo, dell’Europa sul sistema elettorale della Bielorussia peccando di realismo e non vedere come molti, in Occidente, siano artefatti, un esempio per tutti: quello degli USA, o addirittura con la monarchia. Un’Europa fatta da lacchè ignoranti, criticata da “utili” negazionisti che non dicono nulla nel merito dimostrando, invece, tutta la loro doppiezza politica e servilismo verso quei poteri autenticamente forti che criticano a parole ma che, sottobanco, prendono considerevoli aiuti (anche di natura economica).
Un subdolo potere che pervade le strade degli onesti con svilenti, insensate, fuorvianti tematiche onde evitare che il proletariato, gli oppressi si risveglino e si riorganizzino in un partito comunista che abbia sani principi valoriali; cercando di stoppare quei sani propositi mettendo in campo, anche se con parole valide, scadenti attori politici (visto il ruolo distruttivo che ha avuto nel P.C.I.), cattivi maestri che vorrebbero governare quella sana proposta che, pian piano, sta emergendo nel tessuto sociale e che riconosce la validità e la indispensabile funzione assunta dal partito di Enrico Berlinguer in Italia e nel Mondo.
Un sordido potere occidentale che ha avuto la vergognosa idea di crearsi in casa delle squalificate imitazioni che tutto hanno fuorchè essere sicuramente partiti comunisti e che hanno avuto parte rilevante nella distruzione del precedente al punto di omettere la validità del percorso del P.C.I. sino ad Alessandro Natta (che, infatti, non si è tesserato a nessun altro).
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