di MOWA
“Chiunque può sbagliare; ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell’errore.” (Cicerone)
Si ringrazia Gianluca della sezione comunista Gramsci-Berlinguer per il suggerimento di guardare lo straordinario documentario sul Cile di Nanni Moretti “Santiago, Italia” che è andato in onda sulle reti televisive della Rai, perché rinfresca la memoria su che cosa furono (e sono) i reazionari, tanto più se inseriti in un contesto militare, con i loro falsi giuramenti alla Costituzione che sanno di non mantenere anche con Presidenti eletti democraticamente con il voto come accadde con Salvatore Allende.
Un filmato cercato con difficoltà perché, passando nel riquadro apposito “cerca” della RAI, non risulta, solo continuando la ricerca, attraverso motori esterni, si riesce a trovare, quindi per chi volesse prendere visione delle vicende cilene, inseriamo sotto il link.
Un documentario pieno di inevitabile pathos emotivo, di novità e di casuali coincidenze con protagonisti che si trovavano sul posto nei giorni del golpe in Cile e che lavoravano per la testata giornalistica italiana, Lotta continua, che aveva, nella sua redazione, tal Robert Hugh Cunningham jr, figlio di Robert Hugh Cunningham sr (collaboratore di Richard Helms capo della CIA), che finanziava la Dapco, casa editrice del “Daily American” che aveva lo stesso, identico, indirizzo di quella testata giornalistica (via Dandolo 10 – Roma) di “sinistra” come riportato, anche, nel libro di Victor Marchetti Culto e mistica del servizio segreto ed. Garzanti, risultato delle ricerche del giornalista Marco Nozza su Il Giorno e ripresi qui, qui e qui.
Giornalista “incauto” che si trovava in Cile e che afferma, a 21′ 27” del girato, che (Allende) “…aveva preferito non fare una guerra civile… La nostra passione rivoluzionaria avrebbe fatto la guerra civile… lui no…” dimostrando poca conoscenza del paese e delle condizioni in cui si erano fatti, formati i partiti, i movimenti di quella realtà democratica che vengono chiariti da altri interlocutori nel documentario. Nessuno era armato e nessuno fece resistenza a quei militari che si scagliarono contro il proprio popolo. Cosa che i militari, l’establishment USA, invece, vollero far credere al mondo e che viene smentito sia dalla documentazione che dalle testimonianze raccolte, anche in questo esemplare documentario.
Un documentario rivelazione di come i militari coinvolti abbiano usato le stesse argomentazioni, a propria discolpa, dei nazisti a Norimberga… “eseguivano ordini”, non hanno sequestrato, torturato, ecc. e persino, bruciato i libri in un’osmotica concordanza di idee con la visione oscurantista e bruna di quelle figure.
I finanziamenti per sostenere quel golpe arrivarono proprio da quei massocapitalisti che non vogliono perdere l’occasione di rubare le risorse primarie dei vari Paesi o dividere tali ricchezze con il popolo che vi abita, tanto meno, avere un sistema democratico.
(cliccare sull’immagine per vedere il video)