di MOWA
“Per quel che vuoi fare e dire, pensa prima cosa ne può seguire.”
(proverbio)
Siamo nell’era della globalizzazione e, quindi, tutto gira più velocemente, comprese le frottole.
Infatti, sono bastati solo pochi minuti dopo l’assalto a Capitol Hill, negli USA, del 6 gennaio 2021, perchè i reazionari italiani facessero girare, come una trottola, le proprie convinzioni politiche negando, negando e, ancora, negando quello che era stato detto, sino ad ora sui media locali, del loro incondizionato sostegno all’Occidente così strutturato.
Reazionari “tutti d’un pezzo” che, in realtà, sono pregni di enormi fesserie infarcite di antistoricità e antiprogressismo che gettano d’emblée alle ortiche, non per autocritica ma, per autogol impopolare nella vergogna di aver mostrato la loro “naturale” essenza di incultura ricca di inaudita violenza, come la Storia, d’altronde, ci ha insegnato vedendoli nella loro completezza discriminatoria, razzista, xenofoba, guerrafondaia…
Una composizione di reazionari tanto convinti delle loro idee e delle poltrone che, giustamente, Giulio Cavalli schernisce in questo meritato modo:
“…amichetti italiani di Trump fischiettano facendo finta di niente e intercedono come se quello che sia avvenuto negli Usa sia qualcosa che non li riguardi, sorridono alle telecamere parlando il più genericamente possibile e sperano di non essere visti mentre si infilano la testa sotto la sabbia.”
Gente che si comporta come se nulla avesse detto o fatto a favore di quelle politiche, persino liberali; come se nulla fosse successo o sostenuto prima.
Comportamento da irresponsabili. O, meglio, da responsabili di quanto accaduto e che, dopo aver lanciato il sasso, nascondono la mano.
Un metodo utilitaristico delle cose, tipico delle persone imbevute di quel capitalismo “usa e getta”, che diventa funzionale al proprio strabismo perché se devono fare carriera e balzi in avanti non si sottraggono a spingere altri ad esporsi e, magari, prendersi qualche denuncia. Si notino, nel merito, le continue manifestazioni di Forza Nuova, CasaPound ecc.. Quante sono le denunce a carico dei principali esponenti a differenza dei bambacioni di turno, che non hanno capito dove quelle “opportunità” li stanno conducendo? Poi, si dovrebbe parlare anche di quanti disadattati, disfunzionali, anafettivi, frustrati… vi sono in quei gruppi ma si preferisce non infierire ulteriormente e rimanere più su una chiave di lettura socio-politica.
Reazionari che hanno la classica tipologia di festeggiare mentre viene esercitata la violenza a Capitol Hill, come descritto da commentatori statunitensi:
La famiglia Trump festeggia mentre Donald prepara la violenza #gentaglia pic.twitter.com/dga9tncQZ6
— Alan Friedman (@alanfriedmanit) January 8, 2021
O quelli che si augurano che quell’azione violenta di Capitol Hill sia fatta anche in Italia. E, qui ci si pone la domanda se non si configuri il reato di istigazione che nulla ha a che vedere con il diritto alla libertà di pensiero. Vedremo come valuterà la magistratura inquirente l’esternazione fuori dalle righe del critico d’arte.
Uno strabismo funzionale ad un complesso e complicato stato di cose che, da una parte porta ad essere indulgenti, imprigionando, chi scopre le malefatte dei potenti come sta avvenendo con Julian Assange, co-fondatore di WikiLeaks, e permissivo con gli istigatori; dall’altra nasconde i veri, probabili, responsabili della violenza. Sembra di ascoltare le parole indimenticabili del giudice Falcone quando parlava di “menti raffinatissime” che portano a molte morti (compresa la sua) perché aveva scoperto i luoghi e le dinamiche delle porcherie antidemocratiche di quei “rispettabili” attori, rimasti, in questo caso, dietro le quinte.
Sta, ora, alla forza degli individui sapere se vogliono rimanere soggiogati a questi prezzolati individui o riscattarsi da quelle invisibili catene che li tengono prigionieri e lontani da quella agognata libertà di cui si ha tanto bisogno (e che i Padri costituenti hanno indicato) evitando di cadere nel tranello della sterile contrapposizione di finti antagonismi e fuggendo, invece, dai veri attori delle malefatte che danneggiano la collettività.
1 Comment
Ci scrive, oggi alle ore 10:07, Marco Valeriani:
Buona domenica,
non si può non essere d’accordo e questo fenomeno non è certo da sottovalutare. Questo è fascismo, sia pure adattato al Terzo Millennio e non dimentichiamo che agli inizi delle loro carriere Hitler e Mussolini erano ignorati, sottovalutati e avevano tentato colpi pazzeschi come il putsch della birreria. Non sono un fan di un sistema neocapitalista e imperialista come quello degli USA, nè tantomeno delle sue elites economico – finanziarie, ma assaltare una sede istituzionale è un atto gravissimo ed eversivo, tanto più se l’istigatore è il Capo dello Stato in carica. Ora, mi sembra si stia commettendo l’errore di prendere sottogamba la situazione lasciando sostanzialmente impunito Trump e dimenticando che ha ancora questo seguito fatto di miliziani, razzisti, invasati e soggetti “disfunzionali”. Un’orda violenta e pronta a tutto al solo schiocco delle dita…
Il seguito di Trump, appunto… E credo che, in parte, soggetti del genere simpatizzino o votino per la Lega o Fratelli d’Italia – se non sono militanti – o sostengano formazioni di estrema destra come CasaPuond e Forza Nuova, movimenti i cui leader rivendicano apertamente il lor fascismo o nazismo. Disfunzione, ma parlerei anche di vera e propria degradazione perchè questi soggetti sono pronti a seguire senza condizioni e senza il minimo spirito critico un signore ricco e potente come Trump. E’ Trump ma potrebbe non essere lui… E costoro non lo fanno per il proprio interesse ma nel nome di valori o disvalori vuoti e privi di senso politico. Che cosa ha mai fatto Trump per la popolazione disagiata e povera degli Stati Uniti e sto parlando di quella bianca e protestante ? Qual’è stata la politica sanitaria dell’attuale Presidente USA ?
E’ la perdita del senso comune, semplicemente e io mi sto chiedendo se perfino negli anni Venti e Trenta è accaduto qualcosa del genere. In Italia il fascismo segue il periodo del Biennio Rosso (1919 – 1920) e della paura del socialismo, mentre la Germania precipitò in una gravissima crisi economica e Hitler e i nazisti si presentarono come la soluzione.
E nel caso di Trump ? Infatti dietro questo signore si agitano anche gli “oscurantisti del Nuovo Millennio”, “complottisti”, terrapiattisti, negazionisti, no vacs, ecc… Tutti coloro che, ancora una volta sine grano salis, rigettano il progresso e la scienza.
Non è certo una bella situazione…
A presto
Marco V